Album Ospedale Territoriale di Pistoia
positivo album,
post 1915 - ante 1918
Calosci, Piero (studio)
fine XIX-inizi XX
L’album è composto da due cartoncini, che fungono da prima e quarta di copertina e, all’interno, da una pagina con una tabella, intitolata «Statistica Sanitaria dall’apertura dell’Ospedale (14 Agosto 1915) al 30 Aprile 1918 (Rimasto sgombrato dal 17 Gennaio al 20 Marzo 1917)», alla quale seguono 6 cartoncini sui quali sono montate sei diverse stampe fotografiche indicate dalle rispettive didascalie; il tutto è tenuto insieme da due nastri tricolori che passano attraverso due fori praticati sul lato corto di sinistra
- OGGETTO positivo album
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SOGGETTO
Calosci, Piero- Studio Foto Artistico Pistoia
Guerra mondiale 1914-18 - Grande Guerra
Pistoia - San Jacopo in Castellare
Croce Rossa Italiana - Medicina - Ospedali territoriali
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MATERIA E TECNICA
CARTA
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CLASSIFICAZIONE
FOTOGRAFIA DI GUERRA
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ATTRIBUZIONI
Croce Rossa Italiana - Ospedale Territoriale Di Pistoia (attribuito): committente
Calosci, Piero (studio): fotografo principale
- LOCALIZZAZIONE Archivio Fotografico della Croce Rossa Italiana di Firenze
- INDIRIZZO Via dei Massoni, 19, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’oggetto fa parte, come dimostra il timbro apposto sul verso della quarta di copertina, dell’Archivio fotografico della Croce Rossa Italiana. Non si conoscono i dettagli relativi alla sua provenienza e alle vicende della sua acquisizione. Come riporta l’archivista della sezione della CRI, presso la caserma “Tito Brunetti” di Firenze, Cap. Alberto Biagini, questo e altri album erano presenti già al suo arrivo nel 1983 e fu probabilmente il colonnello Giampiero Alessandro, recentemente scomparso, ad acquisire questo materiale e ad accrescere il patrimonio documentario dell’Archivio fotografico. Si tratta di un oggetto molto interessante in quanto si mettono in uno stesso volumetto un prospetto statistico sulle giornate di degenza in ospedale e le cause del ricovero dei malati (dove il numero più alto tra i malati entrati e usciti è quello relativo a chi ha subito interventi chirurgici a seguito di traumi riportati in guerra), con fotografie professionali. Come emerge dalle due tipologie di timbri presenti sulle pagine dell’album, l’autore delle fotografie è lo Studio Foto Artistico di Pistoia di Piero Calosci, del quale non è stato possibile reperire notizie né dall’archivio della Camera di Commercio pistoiese, né dall’anagrafe del Comune. Le fotografie contenute nell’album raffigurano alcuni ambienti dell’allora ospedale territoriale di Pistoia, osservando quei criteri di armonia, simmetria e ordine prospettico tipici dell’insegnamento accademico e della tradizione rinascimentale. I cosiddetti ospedali territoriali di riserva della Croce Rossa, erano ricavati in edifici quali convitti, scuole, ville, educandati, opifici situati anche fuori dal centro cittadino, ma ad esso prossimi, e ben collegati dalle principali vie di comunicazione. I locali raffigurati in queste fotografie non coincidono perciò con quelli dell’antico Ospedale del Ceppo, bensì con il complesso attiguo alla Chiesa di San Iacopo in Castellare, luogo che coincide con il locale della Cappella raffigurato nell’ultima fotografia dell’album, com’è stato possibile verificare da un riscontro su un’immagine dell’ambiente attuale, in corso di restauro. Riguardo al contesto di produzione dell’album, si può presumere che sia stato confezionato proprio a Pistoia, forse da figure con ruoli di responsabilità all’interno dell’ospedale, post aprile 1918, probabilmente a guerra già finita (1918-1919), come farebbe intendere la dedica di una delle sale raffigurate alla città di Trento, annessa ufficialmente al termine del conflitto, per effetto del Trattato di Saint-Germain-en-Laye del 10 settembre 1919. Oggetti come questo dovevano essere piuttosto comuni in quel periodo, come dimostra la presenza di altri analoghi nell’Archivio fotografico della CRI, sopra citato. Chi ha prodotto l’album ha voluto documentare, ma non solo, alcuni aspetti della realtà degli ospedali territoriali i quali, finita l’emergenza della guerra, sarebbero stati smantellati e riconvertiti. Non sappiamo se vi fu, da parte dei vertici della CRI, un’iniziativa ad hoc e una direttiva emanata ai vari distretti territoriali per produrre gli album realizzati e raccoglierli con un intento preciso o esporli. L’intento di chi ha prodotto l’oggetto non è stato però solo quello di documentare, ma anche creare un monumento fotografico a quell’istituzione, visto l’aspetto ordinato, ricercato e “bello”, seguendo proprio quei canoni della tradizione rinascimentale, che emerge dalle fotografie
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901393129-0
- NUMERO D'INVENTARIO File n. 510 018 016
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0