- BOLOGNA -/ AFFRESCO IN S. DOMENICO./SCUOLA BOLOGNESE DEL XIV sec
positivo,
1938 - 1938
Podio, Enrico (attribuito)
notizie anni Trenta XX secolo
Il positivo, incollato al supporto secondario, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di materiale inerte (all'interno i fototipi sono ordinati secondo il nuovo inventario assegnato)
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Pittura - Affreschi - Madonna con Bambino - Santi
Scuola bolognese del XIV secolo
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Complesso di San Domenico
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MATERIA E TECNICA
CARTA
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MISURE
Misura del bene culturale 0800676006: 123x168 mm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Podio, Enrico (attribuito): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 15 giugno 1937 il restauratore Enrico Podio, alla presenza di Luisa Becherucci, ispettrice della soprintendenza di Bologna, procedette "allo stacco dei frammenti del dipinto trecentesco proveniente da locali dell'ex Convento di S. Domenico ed attualmente conservato nella Cappella Ghisilardi nella Basilica stessa, dai frammenti murari ad essi aderenti": ha così inizio il verbale delle operazioni di stacco del controverso dipinto, oggetto della ripresa (Palazzo Dall'Armi Marescalchi, archivio pratiche, faldone BO M 22, verbale del 15 giugno 1937). Pittura riscoperta nel 1936 da Guido Zucchini, ma già nota sin dal 1874 (in occasione di un sopralluogo effettuato da Raffaele Faccioli nello stesso convento domenicano di Bologna), nella seconda metà degli anni Trenta l'opera fu oggetto di un serrato dibattito tra i padri e i funzionari della soprintendenza: da una parte i domenicani volevano conservare il muro di sostegno dell'affresco per necessità devozionali, dall'altra gli uffici ministeriali erano intenzionati a salvaguardare il malconcio dipinto trecentesco, la cui conservazione prevedeva lo stacco dalla parete. Alla fine dell'acceso dibattito si procedette con il restauro di Podio ("il migliore restauratore di Bologna" a detta di Carlo Calzecchi), eseguito tra l'autunno del 1938 e l'inizio dell'anno successivo; seguendo la traccia dei documenti conservati presso Palazzo Dall'Armi Marescalchi si incontrano diverse informazioni in merito all'intervento: il 2 dicembre del 1938 il soprintendente Calzecchi scrisse al priore di San Domenico (prot. 7495/4120), precisando che il restauro era quasi ultimato (il dipinto dopo lo stacco era stato posto su un fondo di eternit) e l'opera era "ormai pronta per essere ricollocata", ma ancora conservata "presso questa soprintendenza" (in quegli anni nella sede di via Belle Arti 42). Se il 26 gennaio 1939 il restauro è detto concluso (prot. 482/244), tre giorni dopo si specifica che l'opera è stata da poco collocata nella cappella del Rosario in San Domenico (prot. 451/230). Il mese seguente il restauratore Podio confermò all'ente provinciale per il Turismo di Bologna di aver ricevuto il loro contributo di lire 1000 per il lavoro condotto sull'affresco domenicano (28 febbraio 1939, senza prot.). Oltre all'ente citato, anche la Cassa di Risparmio in Bologna finanziò le spese di recupero dell’opera (27 febbraio 1939, prot. 1190). All'interno dell'archivio fotografico ex SBAP BO si conservano due gelatine, P_000679 e P_000680, che paiono fotografare l'affresco domenicano nella medesima condizione conservativa: il punto di vista quasi sovrapponibile mostra le medesime lacune e soprattutto le stesse stuccature non ancora attenuate dall'integrazione pittorica, divergendo solo nell'utilizzo della luce che determina un'immagine maggiormente contrastata in P_000680. P_000679 inquadra parte delle due figure (i papi domenicani Innocenzo V e Benedetto XI) collocate al di sopra nell'arco polibato, retto dal sistema di travetti di legno di sostegno. In secondo piano - luogo da identificarsi probabilmente con lo studio di Enrico Podio in via Bertoloni a Bologna, nei pressi dell'Accademia di Belle Arti e vicinissimo alla sede della soprintendenza negli anni Trenta - tra una moltitudine di incartamenti su di una scrivania compaiono una scultura e alcune fotografie, mentre diversi dipinti sono affissi alla parete di fondo (la situazione in entrambi i positivi pare la medesima). E' piuttosto probabile che le fotografie siano state eseguite dallo stesso Podio - già ampiamente documentato come autore fotografo dei propri interventi di restauro - forse a testimonianza della conclusione delle operazioni di stuccatura, prima della fase di risarcimento pittorico. Per l'opera - raffigurante la Madonna col Bambino e angeli, affiancata da figure di frati e Santi quali Agostino, Domenico, Tommaso e Pietro Martire - è stato recentemente riproposto il nome dello Pseudo Jacopino (2005) - peraltro già avanzato da Longhi (Bollettino d'arte, Le Arti. Cronaca: ritrovamenti e restauri. Bologna: Chiesa di S. Domenico - Scuola Bolognese del secolo XIV) - dopo le attribuzioni a Dalmasio e a Simone dei Crocifissi (Zucchini). In seguito alla collocazione presso la cappella del Preziosissimo al termine del restauro di Podio, il dipinto venne spostato nel vestibolo del convento presso la cosidetta cella del Transito, a seguito della sistemazione del locale nel 1946 ad opera del soprintendente ai Monumenti di Bologna, Alfredo Barbacci
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676006
- NUMERO D'INVENTARIO P_000680
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI supporto secondario: recto, sotto l'immagine - - BOLOGNA -/ AFFRESCO IN S. DOMENICO./SCUOLA BOLOGNESE DEL XIV sec -
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
faldone documentario (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0