Ravenna, San Francesco. Campanile
negativo,
post 1866 - ante 1895
Ricci, Luigi (attribuito)
1823-1896
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Architettura sacra - Chiese - Campanili
Italia - Emilia-Romagna - Ravenna - Basilica di San Francesco
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MATERIA E TECNICA
VETRO
collodio
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MISURE
Misura del bene culturale 0800649319: 241x175 mm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Ricci, Luigi (attribuito): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LOCALIZZAZIONE ex monastero di San Vitale
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra al collodio, dovuta probabilmente al fotografo ravennate Luigi Ricci, mostra una suggestiva veduta del campanile della basilica di San Francesco a Ravenna. La torre campanaria è ripresa da via Alighieri, strada che si apre alla destra del sagrato: rimane compreso nell'inquadratura il volto Rasponi dell'antico palazzo nobiliare. Il negativo, pur privo dell'etichetta solitamente apposta dalla ditta Ricci per l'identificazione del vetro, presenta un numero tracciato a matita sull'emulsione (534). Soltanto nel quarto catalogo della ditta del 1895, redatto con gli elenchi delle fotografie acquistabili presso lo studio, compare un corretto abbinamento tra numero e soggetto, ovvero "543.Campanile”. L'immagine della torre basilicale era già compresa nei primi due cataloghi Ricci del 1869 e del 1877, ma con diversa numerazione: era uso comune presso i fotografi dell’epoca rinumerare le lastre. Non è dunque accertabile la cronologia di ripresa, indicativamente da estendersi per mancanza di elementi dal 1866, anno di apertura dello stabilimento fotografico, sino alla pubblicazione del quarto catalogo (va ricordato che il soggetto del campanile non compare solo nella terza edizione del 1882). Il complesso di San Francesco - originariamente basilica Apostolorum in seguito dedicata a San Pietro - fu oggetto di un complesso intervento di restauro in occasione del VI centenario dantesco del 1921 (le lastre Ricci conservate nel Fondo Santa Teresa documentano la situazione precedente i restauri). I lavori, iniziati alla fine della Grande Guerra, furono primariamente diretti ad eliminare le superfetazioni moderne, trasformando in maniera profonda l'aspetto tardosettecentesco dato da Pietro Zumaglini; in tale occasione si rinvennero anche le importanti decorazioni pittoriche trecentesche della Cappella Polentana. Il convento, edificato dai francescani, ospita attualmente il Museo dantesco nei due chiostri (istituzione ideata per le celebrazioni del Centenario dal soprintendente Ambrogio Annoni e dallo stesso Corrado Ricci)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649319
- NUMERO D'INVENTARIO 14294
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI lato emulsione: angolo superiore destro - 543 -
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
registro inventariale (1)
registro inventariale (2)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0