Ravenna, pilastro d'imposta di Sant'Apollinare Nuovo

negativo, post 1869 - (?) 1882

La lastra presenta il pilastro scontornato nella parte destra, effetto ottenuto tramite l'eliminazione dell'emulsione, raschiata via

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura sacra - Chiese - Basiliche
    Scultura paleocristiana - Pilastri - Capitelli
    Italia - Emilia-Romagna - Ravenna - Basilica di Sant'Apollinare Nuovo
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    collodio
  • MISURE Misura del bene culturale 0800649255: 198x238 mm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE ex monastero di San Vitale
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dovuto al fotografo ravennate Luigi Ricci, il collodio 14214 del Fondo Santa Teresa inquadra i rilievi scultorei di uno dei pilastri d’imposta della navata di Sant’Apollinare Nuovo, proponendo una ripresa dal basso dai forti contrasti chiaroscurali. Nel lato emulsione del negativo è presente un’etichetta con il numero 92, utilizzato dalla ditta per archiviare ed individuare le lastre quando erano richieste per la stampa positiva. Nel terzo catalogo di vendita del 1882, a tale numerazione è abbinata l’immagine “Cornice della pilastrata della navata centrale” (Novara 2006). Lo stesso soggetto è presente anche nel secondo catalogo del 1877, ma con diversa numerazione (n° 157). E’ verosimile, ma non certo, che il collodio sia stato eseguito per il catalogo del 1877: effettivamente era uso comune presso i fotografi dell’epoca rinumerare le lastre, intervenendo con la sostituzione delle etichette apposte sui negativi. Non è dunque accertabile la cronologia di ripresa, indicativamente da estendersi per mancanza di elementi dal 1869, anno di edizione del primo catalogo dove non compare il soggetto ripreso, sino alla pubblicazione del terzo (la numerazione del 1882 non venne più variata negli elenchi successivi della ditta, sino all’ultima edizione postuma del 1914). ricchi corredi musivi della dominazione gota, in seguito parzialmente rifatti dal clero ortodosso dopo la conquista giustinianea, ai tempi del vescovo Agnello (tra 561 e 569). Si cita dall'edizione del 1923 della Guida di Ravenna di Corrado Ricci: "Le imposte degli archi delle due estremità di destra provengono da un tempio romano, le altre due opposte sembrano imitazioni del sec. VI" (p. 114, vedi BIB)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649255
  • NUMERO D'INVENTARIO 14214
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA registro inventariale (1)
    registro inventariale (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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