Ravenna - Porto Corsini - Capanno di Garibaldi
negativo,
post 1882/07/02 - ante 1882/11/03
Ricci, Luigi (1823-1896)
1823-1896
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Architettura rurale - Costruzioni Rurali - Capanni
Pinete
Risorgimento italiano
Emilia-Romagna - Ravenna - Porto Corsini - Capanno di Garibaldi
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MATERIA E TECNICA
VETRO
collodio
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MISURE
Misura del bene culturale 0800649216: 325x430 mm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Basilica ed ex Monastero benedettino di San Vitale
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Luigi Ricci (1823-1896) opera nella seconda metà dell’ottocento, in un contesto storico molto ricco di stimoli, quando in epoca post unitaria comincia a farsi strada l’idea di censimento del patrimonio artistico e della sua tutela. Il capanno in cui si rifugiò Giuseppe Garibaldi nel 1849 durante la ritirata seguita alla caduta della Repubblica Romana si trova nella pineta ravennate, nei pressi della Pialassa Baiona a Porto Corsini. Il valore simbolico di questa immagine si lega al Risorgimento in Romagna e all’importanza di individuare alcuni luoghi della memoria che potessero sopravvivere ai fatti e restare emblemi della recente storia d’Italia. Luigi Ricci inserisce questo soggetto a partire dal 1882, nella sezione “Tavole diverse”, col numero identificativo 505 e la didascalia “Capanno in cui nel 1849 Garibaldi evitò le milizie austriache”. Il grande formato della lastra è individuato dall’asterisco: si tratta di quel formato “extraplacca”, pubblicizzato solo a partire dal 1877 in testa al catalogo, e destinato agli edifici più prestigiosi (monumenti sonvi ancora ritratti in extraplacca e costano lire 2 per tavola), con un costo maggiore rispetto al formato standard. Il fatto che il Capanno Garibaldi appartenga a questi soggetti di particolare rilievo conferma la richiesta e la circolarità dell’immagine. Non è la struttura architettonica (un capanno in muratura con un tetto fortemente inclinato e grosso spessore, costruito con canna valliva) il fulcro d’interesse, bensì il valore simbolico del luogo. Già nel 1867 la società dell’Unione Democratica lo acquista allo scopo di conservarlo come memoria storica. Allo scioglimento della società, nel 1874, alcuni soci ed altri patrioti romagnoli fondano la Società conservatrice del Capanno Garibaldi che il 21 ottobre approva il suo primo statuto. Ricci esegue più riprese del Capanno ma ne inserisce solo una in catalogo e la mancanza di riferimenti numerici sulle lastre impedisce di definire con esattezza quale sia la prescelta. L’arco cronologico di produzione è molto ristretto e deriva dall’analisi delle lapidi apposte sulla facciata dell’edificio: il 2 luglio 1882 la Società Conservatrice della Capanna aggiunse una lapide commemorativa, alle due già presenti in facciata, a trenta giorni dalla morte di Garibaldi. Il 30 settembre 1883 l’Associazione Reduci delle Patrie Battaglie pose una quarta lapide, non visibile nell’immagine in esame. La presenza in catalogo nel 1882 riduce a quell’anno, da luglio ai primi di novembre, quando un incendio lo distrusse parzialmente, la realizzazione della ripresa della capanno. Probabilmente Ricci produce altre immagini oltre alle due presenti nel fondo Santa Teresa (si veda NCTN 0800649217), come dimostra una terza fotografia pubblicata in Vittonatto 2005, analoga ed assimilabile alle altre e in cui si evidenzia la presenza degli stessi personaggi in posa accanto al Capanno. Potrebbe trattarsi di uno dei custodi che si sono avvicendati nella cura dell’edificio (Felice Martinelli, Luigi Venturi) e disposti ad abitarci con la propria famiglia (il ragazzino potrebbe esserne un figlio). La lastra appartiene al fondo convenzionalmente denominato “Fondo Santa Teresa” poiché proveniente dall’omonimo Ospizio ravennate. Costituito da una parte di negativi su lastra di vetro provenienti dallo studio fotografico di Luigi Ricci, è stato acquisito nel 1979 dall’allora Soprintendente Gino Pavan su indicazione del cardinale Ersilio Tonini
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649216
- NUMERO D'INVENTARIO 14354
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI sul pergamino che contiene la lastra: recto - RA/Capanno di Garibaldi - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0