Ravenna - Chiesa di San Vitale - dettaglio della zona absidale dopo i restauri
negativo,
post 1898 - ante 1914
Ditta Luigi Ricci (1896-1930)
1896-1930
- OGGETTO negativo
-
SOGGETTO
Architettura religiosa - Chiese
Emilia-Romagna - Ravenna - Complesso di San Vitale
Elementi architettonici - Absidi - Presbiteri - Colonne - Capitelli - Pulvini
-
MATERIA E TECNICA
VETRO
-
MISURE
Misura del bene culturale 0800649195: 178x239 mm
-
CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
-
ATTRIBUZIONI
Ditta Luigi Ricci (1896-1930): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Basilica ed ex Monastero benedettino di San Vitale
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Luigi Ricci (1823-1896) opera nella seconda metà dell’ottocento, in un contesto storico molto ricco di stimoli, quando in epoca post unitaria comincia a farsi strada l’idea di censimento del patrimonio artistico e della sua tutela. I monumenti ravennati vengono sottoposti a primi interventi manutentivi diretti dal Genio Civile affiancato dall’Accademia di Belle Arti come organo di controllo. Il complesso di San Vitale con la sua ricca articolazione, era stato fortemente modificato dagli edifici addossati al suo perimetro esterno: numerose cappelle si erano innestate sulla struttura a pianta centrale impedendo la visibilità della costruzione originaria mentre l’interno aveva risentito di un arricchimento barocco, nelle pitture così come negli arredi. Luigi Ricci inserisce San Vitale già nel suo primo catalogo a stampa (1869) che conteneva solo 256 fotografie con cinque soggetti proposti tra i “monumenti antichi” di Ravenna: lo descrive in 44 riprese di cui alcuni esterni e interni e molti dettagli dei mosaici, capitelli, trafori e rilievi. Il soggetto della lastra in esame (identificata col numero 4), è reperibile già nel primo catalogo del 1869 tra le “Tavole del Tempio di San Vitale” e descritto come “Altro interno ove si vede parte della tribuna”: è una ripresa del lato destro dell’area absidale, in prossimità dell’ingresso. Questa immagine è successiva ai lavori di restauro condotti da Corrado Ricci dopo il suo insediamento a Ravenna come direttore della Regia Soprintendenza per i Monumenti (1897-1898). Egli stesso li definisce “lavori di semplificazione” e scrive “ho fatti liberare gli archi inferiori dell'abside dai cancelli barocchi e dai muri” (Ricci, 1898). Si confronti con altra lastra appartenente al fondo (NCTN 00649099) che riporta lo stesso numero identificativo e documenta la stessa area (il punto di ripresa è molto simile) prima della rimozione delle cancellate barocche e della balaustra posta davanti al vecchio altare del Toschini. Questa immagine mostra invece un’abside ricondotta ad uno stato “primitivo”, in cui è visibile il nuovo altare proveniente dal Mausoleo di Galla Placidia e le transenne poste alle sue spalle come diaframma verso il coro. La duplicazione del numero è una pratica abbastanza usuale per lo studio Ricci, soprattutto in relazione a interventi strutturali o restauri che vengono documentati mantenendo il numero di riferimento del negativo antecedente ai lavori. La lastra in esame è da ascriversi alla Ditta Ricci, che gestisce il patrimonio fotografico prodotto dopo la morte del titolare Luigi e lo incrementa con nuove riprese. In particolare questa veduta sembra ricalcare il taglio della precedente eseguita da Luigi Ricci, senza però averne la correttezza e l’equilibrio di impostazione. La luce che proviene da destra, dall’ingresso alla chiesa, è molto intensa e interferisce nella lettura dei chiaroscuri, l’ortogonalità non è rispettata e tutte le linee verticali hanno un andamento obliquo. Ciò nonostante questo negativo viene rubricato col numero 4 come se dovesse sostituire all’interno del catalogo l’immagine precedente gli interventi. Il riferimento cronologico va posto dopo il 1898, dato confermato anche dalla tecnica alla gelatina ai sali d’argento e probabilmente si può ritenere contestuale alla fine dei lavori. La lastra appartiene al fondo convenzionalmente denominato “Fondo Santa Teresa” poiché proveniente dall’omonimo Ospizio ravennate. Costituito da una parte di negativi su lastra di vetro provenienti dallo studio fotografico di Luigi Ricci, è stato acquisito nel 1979 dall’allora Soprintendente Gino Pavan su indicazione del cardinale Ersilio Tonini
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649195
- NUMERO D'INVENTARIO 14038
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI supporto primario: lato emulsione: su etichetta: in basso a sinistra - 4 - numeri arabi -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0