BOLOGNA/ CHIESA DEL CORPUS DOMINI/ BALCONATA CANTORIA (Cappella 4a)/ DURANTE I LAVORI DI RESTAURO

negativo, post 1966/04/16 - ante 1973/12/27
Anonimo (xx Terzo Quarto)
XX terzo quarto

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
    Architettura religiosa - Chiese - Sec. 17
    Edifici di culto - Chiese - Interni - Cappelle
    Strutture - Cori - Sec. 17
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini - Cappella Fontana
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Terzo Quarto): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Il negativo in esame documenta la ricostruzione postbellica della balconata della cantoria attribuita a Gian Giacomo Monti, collocata nella quarta cappella sul lato settentrionale del santuario del Corpus Domini, di giuspatronato della famiglia Fontana. L’immagine mostra una delle ultime fasi di ripristino e di riposizionamento degli ornamenti scultorei in legno del coro. Il recupero in corso dell'archivio fotografico SABAP, offre l'interessante opportunità di osservare l'evoluzione degli edifici e dei beni tutelati e restaurati dalla Soprintendenza. Nel caso della Chiesa del Corpus Domini il restauro architettonico dell’edificio religioso iniziò già nel 1946: diversa sorte invece toccò alle decorazioni scultoree e pittoriche delle cappelle del santuario, i cui ripristini subirono diverse battute d’arresto. La fase intermedia del restauro strutturale e plastico della cantoria, è visibile nelle N_003582 (NCT 0800641939), N_003606 (NCT 0800641940) e N_003587 (NCT 0800641941) che mostrano lo studio di ricomposizione dei resti decorativi e le prove di assemblaggio degli ornamenti scultorei in legno sulla balaustra del coro. La matrice in disamina è certamente postuma rispetto al fototipo N_003531 (NCT 0800641942), perché mostra uno stato dei lavori di restauro chiaramente avanzato. Dallo spoglio del faldone “BO M 91/ Ex Chiesa e Convento del Corpus Domini o della Santa”, conservato nell'Archivio storico della “Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara”, contenente gli atti, i carteggi e i progetti relativi alla chiesa bolognese, è stato individuato uno schema manoscritto dei lavori eseguiti (e da eseguire) datato 16 aprile 1966, in cui viene indicato come rimanente il restauro dei due pannelli lignei laterali della cantoria. Tenendo in considerazione questo atto, si può definire che la matrice realizzata da autore ignoto, è stata eseguita nell’arco cronologico compreso tra il 16 aprile del 1966 e la fine del 1973 (data desunta da una relazione della Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia, redatta da Sergio Piconi, in cui viene precisato che i restauri furono ultimati il 27 dicembre di quell’anno)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641943
  • NUMERO D'INVENTARIO N_003612
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - BOLOGNA/ CHIESA DEL CORPUS DOMINI/ BALCONATA CANTORIA (Cappella 4a)/ DURANTE I LAVORI DI RESTAURO -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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