Bozzetti raffiguranti Luigi Galvani per la Chiesa del Corpus Domini a Bologna, durante il restauro postbellico (3 lastre)

negativo insieme, ca 1954 - ca 1957/06/24
Anonimo (xx Terzo Quarto)
XX terzo quarto

L'insieme fotografico è costituito da 3 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, tutte verticali. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. Tutte le matrici presentano sul lato dell'emulsione, una mascheratura in carta nera lungo il margine superiore

  • OGGETTO negativo insieme
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna
    Scultura - Statue - Sec. 20
    Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
    Luigi Galvani - Gessi - Bozzetti - Sec. 20
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Terzo Quarto): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. I negativi in esame (N_003007, N_003008, N_003013) mostrano alcuni bozzetti che raffigurano il fisico e anatomista bolognese Luigi Galvani. Si suppone che questi modelli scultorei, siano stati realizzati in funzione della progettazione della nuova tomba Galvani nella Chiesa del Corpus Domini a Bologna, distrutta dalle incursioni aeree del secondo conflitto mondiale. Il soprintendente Alfredo Barbacci (1896-1989) aveva dato notizia del recupero, da parte delle clarisse, delle ossa di Galvani e della moglie Lucia Galeazzi, ritrovate integre dopo il rilascio di alcune bombe fortunatamente inesplose. Dallo spoglio del faldone “BO M 91/ Ex Chiesa e Convento del Corpus Domini o della Santa”, conservato nell'Archivio storico della “Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara”, contenente gli atti, i carteggi e i progetti relativi alla chiesa bolognese, è stata individuata una lettera datata 20 maggio 1954 in cui l’Università degli Studi di Bologna, sollecita la Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia affinché venga ripristinata la Tomba Galvani. In considerazione a ciò, si può definire che l’insieme di lastre realizzate da autore ignoto, sono state eseguite nell’arco cronologico compreso tra il 20 maggio del 1954 ed il 24 giugno 1957 (data relativa ad un documento redatto da Padre Guido Dalmastri in cui comunica alla Soprintendenza che la tomba Galvani sarà inaugurata nell’autunno di quell’anno)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641919
  • NUMERO D'INVENTARIO N_003007; N_003008; N_003013
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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