Bologna/ Chiesa del Corpus Domini/ Interno
negativo,
1952 - 1952
A. Villani & Figli (ditta)
1932-1970
Monti, Giovan Giacomo (1620-1692)
1620-1692
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il fototipo è stato ritoccato sul lato emulsione con una velatura di contrasto ad inchiostro rosa trasparente. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo il margine superiore
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Architettura - Chiese – Sec. 17
Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini
Edifici di culto - Interni
Architetti italiani - Sec. 17. - Monti, Giovan Giacomo
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
Monti, Giovan Giacomo (1620-1692): architetto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Il negativo in esame è una veduta dell'interno della chiesa dopo i restauri postbellici, consistenti nella ricostruzione delle volte nella nave e nelle cappelle. La fotografia è una ripresa laterale della nave verso l'altare maggiore, addobbato forse per i festeggiamenti della Santa che si tengono il 9 marzo di ogni anno. Come desunto dall'iscrizione sul pergamino, il fototipo è stato realizzato dallo studio bolognese A. Villani & Figli, nel 1952. Nella zona relativa alla cappella dell'altare maggiore, la lastra è stata ritoccata con una velatura rossa per aumentare il contrasto della stampa positiva
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641772
- NUMERO D'INVENTARIO N_002570
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE G SCAF. I N. 78/ INVENT. N. 15114/ PROV. Bologna COMUNE Bologna/ LOCALITA' Bologna/ MONUMENTO Chiesa del Corpus Domini/ Interno/ FOTOGRAFO Villani DATA 1952/ OSSERVAZIONI -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0