BOLOGNA/ Corpus Domini (Chiesa) o/ Chiesa della Santa/ Via Tagliapietre 11. Particolare/ della facciata Riprese dell'esterno della Chiesa Chiesa del Corpus Domini detta anche Chiesa della Santa a Bologna, in seguito al bombardamento aereo del 5 ottobre 1943 (4 lastre)
negativo servizio,
post 1943/10/05 - ante 1944/01/29
A. Villani & Figli (ditta)
1932-1970
Il servizio fotografico è costituito da 4 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, tutte verticali. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. All'interno dei pergamini dei fototipi, si conservavano le fotocopie di una vecchia schedina inventariale, sulla quale è riportato l'autore, non indicato sulle buste pergamine. Si segnala la presenza su tutte le matrici, di un'etichetta incollata sul lato emulsione o sul lato vetro. Le lastre N_001644 e N_001646 presentano una mascheratura realizzata con carta nera, lungo il bordo superiore o inferiore del lato emulsione. Sui negativi sono visibili le impronte del portalastre
- OGGETTO negativo servizio
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SOGGETTO
Architettura – Chiese - Esterni
Scultura – Rilievi - Sec. 17
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini
Bombardamenti aerei - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa venne per la maggior parte distrutta dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Alfredo Barbacci, all'epoca del secondo conflitto mondiale Soprintendente a Bologna, in “Monumenti di Bologna. Distruzioni e restauri” del 1977 scrive che “Nel crollo della pesantissima facciata, il portale si era frantumato in piccoli e piccolissimi pezzi, che dovemmo raccogliere nell’alto cumolo di macerie che aveva sbarrato la via e il portico della casa antistante”. Le immagini documentano la facciata della chiesa su via Tagliapietre, in seguito a questo bombardamento. La lastra N_001644 infatti, mostra tra le disastrose condizioni riportate dalla facciata, lo stemma araldico con il leone rampante della famiglia Felicini (munifici finanziatori di opere per il santuario), a coronamento del portale sinistro. Il negativo N_001646 riprende la casa Landini posta di fronte al santuario, anch'essa distrutta dall'incursione aerea. Come desunto dalla schedina inventariale allegata, il servizio fotografico in esame è stato realizzato dallo studio bolognese A. Villani & Figli, tra il 5 ottobre 1943 e il secondo bombardamento avvenuto il 29 gennaio dell’anno seguente. L'immagine N_001648 è pubblicata in Monumenti di Bologna: distruzioni e restauri (vedi BIB, p. 217)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641729
- NUMERO D'INVENTARIO da N_001644 a N_001646, N_001648
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0