Castel S. Pietro (Bologna)/ Quadro esistente nella chiesa
negativo,
1927/08/04 - 1927/08/04
Bolognesi Orsini (1919(?)-1934)
1919(?)-1934
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Al negativo era allegata una schedina inventariale ora conservata all'interno del relativo pergamino. Scarsamente visibili le tracce del portalasta agli angoli
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Iconografia cristiana: Madonna con il Bambino tra i Santi
Opere d'arte - Conservazione - Restauri
Opere d'arte - Dipinti
Italia - Emilia-Romagna - Bologna- Castel San Pietro Terme - Parrocchiale di Santa Maria Maggiore
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Bolognesi Orsini (1919(?)-1934): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il negativo in trattazione è opera di Bolognesi e Orsini realizzato nel 1927, così come ci informano le notizie riportate dalla busta pergamina che conteneva la lastra. Qui il soggetto del negativo è indicato genericamente come “quadro esistente nella chiesa” riferendolo alla Parrocchiale di Santa Maria Maggiore di Castel San Pietro Terme. Si tratta della Madonna col bambino e Santi di Gaspare Sacchi. Se ne ricava notizia già nella catalogazione realizzata nel 1820 (Fanti e Perazzini 2015, p. 99) in cui l’opera, conservata in sagrestia, viene così descritta: “B.V. col Bambino sedente in trono li SS. Giovanni Battista, ed apostoli Pietro e Paolo, con diversi altri Santi, in tavola / lung. piedi 6, larg. piedi 4 /Gaspare Sacchi / Cattivo”. Anche il negativo di cui si sta argomentando riproduce il bene in un pessimo stato conservativo con evidenti sollevamenti della pellicola pittorica, cadute di colore e fessurazioni. Potrebbe dunque trattarsi di una documentazione preliminare ad attività di ripristino. Un altro elemento che potrebbe far riflettere è la datazione in cui viene eseguito il fototipo. Risale infatti al 1927 il principio di un’attività di catalogazione diretta dalla locale Soprintendenza per l’arte Medievale e Moderna dei Beni Culturali sul territorio bolognese e limitrofo. Si ricordano a tal proposito le riprese realizzate da Bolognesi e Orsini a corredo delle schede catalografiche redatte da Giuseppe Rivani del patrimonio dell’Arcipretale di San Giovanni Battista a Minerbio. La moderna pratica catalografica muoveva allora i primi passi e l’attenzione per la riproduzione iconografica da allegare alla scheda non era affatto prassi consolidata. Il confronto con il procedere per insiemi e situazioni di contesto, così come era stato per Minerbio, rende dubbiosi sul fatto che una così specifica documentazione possa inserirsi in una più ampia e analitica esplorazione. Certamente un lavoro di ricognizione sul territorio potrebbe aver favorito l’accendersi dei riflettori su situazioni di maggiore criticità, per le quali predisporre attività di recupero, compresa la preliminare ricognizione fotografica sul bene. Le ragioni per le quali la negativa si conservi presso gli archivi della Soprintendenza ai Monumenti, malgrado si tratti di documentazione storico-artistica, vanno spiegate nuovamente dal dato cronologico. Sarà infatti solo a partire dagli anni ’40 che le competenze in capo ad un unico organo di tutela verranno suddivise tra i due nascenti istituti: la Soprintendenza ai Monumenti e la Soprintendenza alle Gallerie. Sebbene il patrimonio documentario nella maggioranza dei casi sia stato suddiviso e incamerato dagli specifici istituti, può capitare, come in questo caso, che alcuni materiali non abbiano trovato corretta collocazione e siano dunque eredità della precedente gestione amministrativa
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641586
- NUMERO D'INVENTARIO N_002331
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0