Piante della Chiesa di Santa Lucia e adiacenze e incisione con il catafalco fatto costruire per le esequie di padre Giorgio Giustiniani

negativo servizio, ca 1950 - ca 1950

Le lastre erano originariamente contenute in una busta pergamina; tale custodia, completa di iscrizioni, si conserva separatamente in una scatola. Visibili le tracce del portalastra agli angoli

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Giorgio Giustiniani <1569-1644> - Catafalco
    Bologna - Chiesa di Santa Lucia - Funerali di padre Giorgio Giustiniani <1644>
    Architetti italiani - Sec. 17. - Belli, Bartolomeo
    Architettura - Sistemazione urbanistica - Progetti
    Scultura - Monumenti funebri - Incisione
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Convento Gesuitico e Chiesa di Santa Lucia
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sezione urbana tra le vie Castiglioni, Cartoleria e De’ Chiari fin dal XVI secolo è stata interessata da numerosi ampliamenti edilizi promossi dalla congregazione Gesuita che dal 1562 ebbe in concessione la chiesa di Santa Lucia. Gli obiettivi didattici e di proselitismo perseguiti da tale ordine religioso richiesero modifiche ed ampliamenti dell’area dell’intorno della chiesa, dando origine ad un vero e proprio quartiere di stampo gesuitico. A partire dal 24 aprile 1672 iniziarono i lavori di ampliamento del Collegio Santa Lucia. Venne assorbito il vicino abitato con le case Zani e Tura e abbattuta l’originaria Porteria per costruirne una nuova, apportando così notevoli modifiche all’impianto preesistente (sui lavori di ampliamento si veda Scannavini 1988, p. 47). Il servizio di cui ci stiamo occupando, nella lastra N_002402 presenta un disegno con la mappa del quartiere alla luce delle novità da apportare. Il disegno è firmato da “Bartolomeo Belli architetto dell’ornato” e reca la data 29 maggio 1672, poco più di un mese dall’inizio lavori. Riguardo la paternità di questo riordino architettonico, si è tradizionalmente fatto il nome di Agostino Barelli, malgrado non vi sia alcun valutabile indizio in favore di tale ipotesi (Scannavini 1988, p. 47). Questo disegno potrebbe far propendere per un ruolo affatto marginale del Belli, già impegnato tra il 1650 ed il 1652 assieme a Nicola della Torre nel cantiere del Noviziato fra via De’ Chiari e gli orti interni verso via Cartolerie (Bergonzoni 1996, p. 474). Fa parte del servizio la riproduzione di una seconda mappa dell’area circostante la Chiesa di Santa Lucia (N_002401). Quest’ultima sembrerebbe più tarda, da farsi corrispondere con i lavori che hanno interessato la zona nel primo quarto del ‘700. Notiamo infatti le opere realizzate intorno al 1725 sulla direttrice che collega via De’ Chiari a via Castiglioni, quando il Senato consenti di "occupare piedi quadri n.l49 di suolo pubblico per condurre il portico di detto collegio sino all'angolo della strada De' Chiari e di occupare inoltre piedi 102 ed once 4 di suolo pubblico nella detta via De' Chiari [...] e di poter in fine lineare il portico nella via suddetta occupando perciò in essa altri 32 simili di suolo pubblico purché 65 piedi, che ora sono di proprietà privata, rimangano di ragione pubblica” (citazione tratta da Musumeci 1991). Conclude il servizio la riproduzione di un’incisione che rappresenta il monumento effimero realizzato per le esequie di Padre Giorgio Giustiniani, morto il 3 novembre 1644. Ricaviamo notizia e puntuale descrizione del manufatto dall’edizione a stampa delle orazioni tenute in memoria del padre gesuita. In questa occasione al termine della relazione si aggiunge: “onde per non privar di tale soddisfazione gli assenti, s’espone nel congiunto rame un taglio di essa [la mole del catafalco], acciocché meglio appariscano quelle particolarità, che forse à sufficienza non saranno state ritoccate dalla penna nella precedente Descrittione” (Pancaldi 1646, p. 17). Queste informazioni ci inducono a pensare che l’incisione oggetto del negativo in trattazione sia diretta derivazione dal rame succitato. A riunire queste riprese in un unico servizio è un documento che si conserva presso l’Archivio storico della Soprintendenza ai monumenti di Bologna (ex SBAP) nel faldone 396. Si tratta di una lettera a firma dell’allora Soprintendente Alfredo Barbacci, indirizzata alla Direzione della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio in data 19 giugno 1950. La missiva accompagna l’invio di tre fotografie realizzate dalla Soprintendenza e di cui, a seguito di richiesta verbale, si rilascia una copia. Si specifica che si tratta della riproduzione dei disegni 159 e 160 cart. 23 e della stampa 27, cart. 147 della Biblioteca Gozzadini. Benché non siano indicate altre specifiche, il confronto con i materiali presso la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio nel fondo Gozzadini fuga ogni dubbio e ci permette di confermare la corrispondenza tra i fototipi della lettera e i nostri in trattazione. Sulle ragioni per le quali la Soprintendenza abbia realizzato tale documentazione non ci sentiamo di spingerci in congetture. Rammentiamo solo che risale agli anni ’50 il rinnovato interesse da parte dell’istituto per la tutela della Chiesa di Santa Lucia adibito all’epoca ad officina-laboratorio dell’Istituto Tecnico Aldini Valeriani. A tal proposito rimandiamo al servizio con scheda con NCT 0800641522. Medesima è la responsabilità autoriale da riferirsi alla ditta Villani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641523
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002401-N_002403
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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