Torrione della R. Università

negativo, ante 1935/05/20 - 0000
Anonimo (xx Secondo Quarto)
XX secondo quarto

Il negativo era originariamente contenuto in una busta pergamina, conservata ora separatamente in una scatola. Visibili segni del portalastra sul lato sinistro (lato emulsione)

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura civile - Palazzi - Palazzo Poggi
    Strutture architettoniche - Torri - Specola
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Quartiere universitario di levante
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Secondo Quarto): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il negativo in trattazione riprende la torre della Specola dal cortile interno del quartiere universitario di levante tra le vie Belmeloro, S. Giacomo e Selmi. La lastra, di anonimo autore, non ha datazione, tuttavia da un’accurata osservazione, possiamo avanzare delle ipotesi sul periodo di realizzazione. Certamente ci troviamo in un’epoca anteriore al grande rinnovo che coinvolse il quartiere universitario di centro città degli anni ’30. A partire dalla Convenzione del 1910 prese infatti corpo l’idea di dar vita ad “un grande quartiere dato agli studi superiori e alla più elevata cultura” (Zagnoni 1990, p. 38). Questi propositi troveranno completezza soltanto con la successiva Convenzione del 1929, determinante nel ridisegnare i contorni del quartiere universitario così come lo conosciamo oggi (per una più ampia panoramica sulle trasformazioni edilizie dell’urbanistica universitaria si rimanda alle voci in BIB). Tra le proposte di ampliamento dell’edilizia universitaria rientrò anche la costruzione di una nuova Aula Magna da sostituirsi alla storica di Gian Francesco Dotti in palazzo Poggi. Nel 1931 venne bandito un concorso pubblico a cui parteciparono alcuni tra i protagonisti dell’architettura locale ed italiana del tempo. Ad aggiudicarsi la commissione, il progetto presentato dal piacentino Giulio Ulisse Arata. Si dovette giungere al 1933 quando, a seguito di numerosi dibattiti sulla scelta del luogo in cui ambientare la nuova struttura, si scelse di impegnare il cortile verde incluso tra il retro di Palazzo Poggi ed il corpo di fabbrica della Ca’ Grande Malvezzi (esattamente quello visibile in inquadratura), con l’intenzione di creare uno spazio architettonico cerniera tra i due stabili. I lavori iniziarono il 20 maggio del 1935 per concludersi, in tempi record, il 9 novembre dello stesso anno in corrispondenza dell’apertura del nuovo anno accademico e per celebrare la chiusura delle Onoranze Carducciane (Relazione 1938, p. 17). Questo dato è determinante per poter individuare un limite ante quem all’esecuzione del nostro negativo. Non risulta infatti traccia alcuna della nuova fabbrica che, in questa ripresa, avrebbe dovuto essere ben visibile. L’aula, i cui spazi sono ora adibiti a sala di consultazione della Biblioteca Universitaria, ha forma quadrata con quattro grandi arconi che sostengono una volta a calotta sferica molto ribassata e un lucernario centrale. Al posto di questa architettura vediamo nel negativo un nucleo di edifici addossati al retro di Palazzo Poggi, che si presume possano corrispondere agli istituti di Zoologia e di Antropologia (spostati, dal 1934, nel nuovo edificio che si affaccia su via Selmi) così come ci informa la Relazione del 1938 sui lavori edilizi universitari (pp. 15-16). Descrivendo la situazione di molti locali universitari, li si qualifica infatti come “vetuste ed inadatte case di privati addossate ai due edifici universitari [Poggi e Malvezzi]” (Relazione 1938, p. 4). La descrizione si attaglia direi piuttosto bene agli edifici ripresi in fototipo. Sul margine destro dell’immagine scorgiamo l’estremo angolo di facciata con le caratteristiche finestre centinate, ancora presenti e ben riconoscibili, della palazzina in cui ha attualmente sede il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia. Osservando con attenzione il fototipo notiamo che la ripresa documenta l’esecuzione di lavori edili. A giudicare dagli operai in forze (i due uomini di colore (?) sulla destra) e dall’esiguità dei materiali e degli strumenti impiegati, sembrerebbe un lavoro di modesta entità, come potrebbe essere la costruzione di un muretto di recinzione. L’ Archivio Storico dell’Università di Bologna possiede un’interessante ripresa aerea della zona datata circa al 1934 (catalogata in Sebina con inventario EDI 618), utile per poter operare un confronto. A questa si aggiunga una veduta del quartiere universitario dalla Torre della Specola pubblicata nel Gennaio del 1932 ne “Il Comune di Bologna” (Vedi BIB). Notiamo in entrambi gli scatti la presenza di una recinzione, ma non è certo chiaro se si tratti di quella che vediamo nel nostro negativo ancora in costruzione, qui a realizzazione ultimata, o di una preesistenza. Anche alla luce di queste informazioni abbiamo difficoltà a definire un termine post quem per poter individuare un range cronologico in cui far cadere la realizzazione della lastra. Non ci viene in aiuto nemmeno l’autore del fototipo che ci rimane sconosciuto. A tal proposito ci sentiremmo di proporre il confronto con alcuni negativi presenti nel fondo fotografico di cui si sta trattando, risalenti tutti al 1920, ad opera di Vincenzo Perazzo. Questi conservano segni del portalastra molto simili a quelli leggibili nel nostro negativo. Proponiamo questo come mero confronto, non essendo, questa, prova sufficiente per operare alcuna attribuzione. Crediamo comunque opportuno datare il fototipo entro il secondo quarto del XX secolo, certamente anteriormente al maggio 1935
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641507
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001909
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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