Chiesa di Santa Maria dei Servi - Volte a crociera prima del restauro del 1952

negativo servizio, 1952 - 1952

Le lastre erano originariamente contenute in buste pergamine, conservate ora separatamente in una scatola. Visibili i segni del portalastra

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Architettura sacra - Chiese - Interni
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di Santa Maria dei Servi
    Elementi architettonici - Archi - Volte a crociera
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio Zagnoli in trattazione consta di sei fototipi atti a documentare lo stato delle volte della Basilica di Santa Maria dei Servi prima dell’intervento di consolidamento e restauro avvenuto tra il 1952 ed il 1953. A seguito del bombardamento aereo che coinvolse la Chiesa e l’adiacente caserma “Luigi Manara” si sentì urgente la necessità di intervenire sulle strutture per poter garantire la sicurezza dell’immobile. Il Genio Civile, ente responsabile, a seguito di numerose richieste, intervenne dal 1947 al 1951 con ripetuti lavori a risanare i manifesti difetti di stabilità. Malgrado ciò risale al 1 febbraio 1952 una lettera del Genio Civile indirizzata alla Soprintendenza ai Monumenti e per conoscenza al Provveditorato alle Opere Pubbliche e alla Congregazione servita, in cui si notifica che, a seguito della segnalazione da parte del priore servita di cadute di intonaco dalle volte, si è eseguito un sopralluogo dove “si è constatato che l’intonaco si è staccato dagli archi principali a sesto acuto interposti fra le vele a crociera della navata principale” (ex Soprintendenza BAP - Archivio Storico II – Bo/M71). Si dichiara che si provvederà ad un urgente intervento tramite “idoneo ponteggio”. Nel retro della lettera, manoscritta a matita, una nota dell’allora Soprintendente Alfredo Barbacci specifica l’avvenuto sopralluogo in data 11 febbraio 1952 in cui si è accertata la natura delle lesioni. Si è disposto “che siano tolte le parti di intonaco pericolanti, messe delle spie alle lesioni, ripuliti e scaricati dall’eccesso di macerie gli estradossi delle volte”. Al marzo del 1952 segue un ulteriore sopralluogo del Genio Civile che decide di interdire al pubblico l’accesso al presbiterio e a metà della navata centrale e laterale (lettera del 6 marzo 1952). Gli accertamenti proseguiranno ancora fino alla fine del mese di marzo come comunicato in un breve articolo dell’Avvenire d’Italia del 28 marzo 1952 (ex Soprintendenza BAP - Archivio Storico II – Bo/M71). Si ritiene opportuno collocare il servizio fotografico in questa prima fase delle operazioni di monitoraggio e messa in sicurezza. Le riprese, in alcuni casi di tipo zenitale, mostrano le cadute di intonaco che hanno interessato, come notificato nelle lettere, gli “archi principali a sesto acuto interposti fra le vele a crociera della navata principale”. Notiamo anche le molteplici lesioni che hanno coinvolto le vele della nave centrale e delle laterali. In particolare il negativo N_002554 mostra, in corrispondenza delle nervature, un probabile intervento di monitoraggio e contenimento messo in opera nella volta dell’ottava cappella della navata laterale sinistra. Le inquadrature sono ampie e documentano lo stato delle volte in maniera complessiva senza indugiare al dettaglio. Segnaliamo una fotografia pubblicata nel Giornale dell’Emilia, nell’edizione dell’11 marzo 1952, in cui si descrive il ponte mobile utilizzato per le ispezioni alle volte della prima campata della nave centrale, tra le più lesionate, così come possiamo ricavare dal negativo N_002558 parte del servizio in trattazione. I lavori di consolidamento saranno di competenza del Genio Civile, mentre il ripristino degli intonaci e delle murature sarà competenza della Soprintendenza ai Monumenti con la partecipazione delle Soprintendenza alle Gallerie chiamata in causa a seguito del ritrovamento di importanti frammenti di dipinti murali. L’Archivio Fotografico della Soprintendenza conserva le lastre negative dei servizi firmati Alfonso Zagnoli, fotografo incaricato di documentare le principali fasi di restauro del monumento. Rimandiamo alle schede NCT 0800641488 – NCT 0800641489 – NCT 0800641490 – NCT 0800641491 per ulteriori approfondimenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641487
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002553-N_002555 e N_002557-N_002559
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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