Bologna - Palazzo Gelmi - Via Castagnoli 1
negativo servizio,
1962/11/27 - 1962/11/27
A. Villani & Figli (1932-1970)
1932-1970
Servizio composto da 13 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente
- OGGETTO negativo servizio
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SOGGETTO
Architettura residenziale - Palazzi - Elementi architettonici - Portici - Loggiati
Pittura - Iconografia mitologica
Architettura - Decorazioni pittoriche - Affreschi - Soffitti
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Palazzo Gelmi
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le ragioni di questa documentazione fotografica si ricostruiscono grazie ad alcuni carteggi conservati presso l'Archivio Storico SABAP di Bologna (STORICO 488). L'11 settembre 1961 per l'edificio posto al civico 1 di Via Castagnoli viene proposto un decreto di vincolo urgente della Soprintendenza, a norma della legge 1 giugno 1930, n. 1089, poiché possiede "importante interesse storico artistico per il portico ed il vestibolo rinascimentali e per le sale decorate nella volta con pregevoli dipinti dell'epoca neoclassica" (lettera del Soprintendente Alfredo Barbacci al Ministero Pubblica Istruzione - Direzione Generale Antichità e Belle Arti). Il 25 ottobre viene emesso il provvedimento ministeriale notificato il 7 dicembre dello stesso anno. I proprietari, avendo intenzione di modificare completamente l'assetto interno dell'edificio, ricorrono e presentano un documento del decoratore Arnaldo Gentili, incaricato di eseguire i lavori, che sminuisce del tutto la qualità delle pitture murali, datandole addirittura al 1932 (anno di un precedente intervento manutentivo). Il 30 ottobre Barbacci predispone una perizia dei dipinti da parte del restauratore Renato Pasqui che produrrà una relazione in cui si sottolinea che si tratta di "dipinti a tempera di fine fattura, in ottime condizioni conservative, risalenti al primo quarto del secolo scorso e attribuibili al Basoli o a qualcuno dei pittori decoratori del tempo [...] per cui possiamo affermare che il ciclo dei dipinti [...] conserva tutto il suo valore storico artistico" (relazione dell'11 novembre 1962). Contestualmente Barbacci intende inviare un fotografo a riprendere gli ambienti interni e la struttura porticata posta sulla facciata del palazzo. In una lettera del 12 novembre l'avvocato che segue il ricorso scrive a Barbacci "sarò ben lieto di avere l'opportunità di essere con Lei nella visita per le fotografie". La data è dunque confermata anche dalle iscrizioni sui pergamini che contenevano le lastre: è indicato il 27 novembre 1962 e pochi giorni più tardi (8 dicembre) le stampe saranno inviate al Ministero con lettera di accompagnamento. Il vincolo resta e la perizia redatta dal Gentili è priva di fondamento. Le immagini realizzate dallo studio Villani mostrano le sale interne del palazzo, secondo la descrizione precisa e dettagliata per tipologie decorative e soggetti mitologici che ne offre Pasqui nel suo documento. E' documentato l'appartamento denominato Ghigi (con cinque sale e relative decorazioni: N_003248, N_003249, N_003256, N_003281, N_003431, N_003432) e l'appartamento posto di fronte, sempre al primo piano (N_003253, N_003254, N_003255, N_003257). Sono inoltre presenti tre scatti dell’esterno che mostrano una veduta laterale su Largo Respighi (N_003250), una ripresa scorciata della facciata con il porticato (N_003251) e una veduta prospettica del portico (N_003252)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641288
- NUMERO D'INVENTARIO da N_003248 a N_003257; N_003281; N_003431 e N_003432
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0