Bologna - Chiesa di S.Giov. in Monte - Facciata - opere di blindamento per la protezione antiaerea
negativo,
ca 1940/08 - ca 1940/08
Achille Villani (1914-1945)
1914-1945
Lastra singola, originariamente contenuta in pergamino: tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Protezione - Difesa antiaerea - 2 Guerra Mondiale
Arti applicate - Vetrate - Dipinti
Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Chiesa di San Giovanni in Monte
Elementi architettonici - Finestre - Rosoni - Protiri
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Achille Villani (1914-1945): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Con l'avvento del secondo conflitto mondiale, memore di una guerra ancora recente, la Direzione Generale Antichità e Belle Arti, attraverso un piano organico di difesa e protezione degli edifici monumentali, diede indicazione agli organismi periferici di redigere liste di monumenti da salvaguardare e proteggere in vista dei bombardamenti aerei. Le ristrettezze di mezzi costrinsero le Soprintendenze a operare una selezione, vennero preparati progetti per ogni opera da mettere in sicurezza con allegate fotografie che sarebbero risultate utili in caso di ricostruzione, e furono inviati al Ministero nella seconda metà del 1939. Grazie a uno sforzo congiunto di mano d'opera e vigilanza le blindature furono concluse nel mese di giugno 1940, con l'utilizzo di legname, cartone catramato, sabbia, carta, tela e lana di vetro. La grande vetrata circolare sulla facciata della chiesa di San Giovanni in Monte, opera dei maestri Cabrini su disegno di Francesco del Cossa, non fu subito smontata "perché fissata con cemento e senza telaio alla muratura" (Barbacci 1977) ma protetta con una doppia armatura in legno, all'interno e all'esterno dell'edificio, con sacchetti di sabbia e lastre di populit. Solo nell'aprile 1941 fu contattata la ditta Polloni, maestri vetrai di Firenze, per lo smontaggio, trasferimento e restauro dell'opera. (si veda scheda NCTN 0800641261). Questa rientrò a Bologna alla fine dello stesso anno ma venne ricoverata presso i depositi della Basilica di San Petronio, insieme alla altre vetrate smontate dalle chiese bolognesi, e lì restò fino alla fine della guerra. La datazione presente sul pergamino - agosto 1940 - è pertinente e la ripresa si configura come parte di una documentazione a tappeto del lavoro svolto, curata dallo studio fotografico di Achille Villani, e commissionato dalla stessa Soprintendenza
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641263
- NUMERO D'INVENTARIO N_001888
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul recto del pergamino - R.SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA// MOBILE....SCAF....N....INVENT.N.....LUOGO:....MONUMENTO:.....STAMPE N......OSSERVAZIONI - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0