Palazzo del Credito Romagnolo. Anticamente dei Cunio già Gessi in via Appia n.6

negativo, ca 05/1919 - ca 05/1919

All'interno del pergamino originale è stata rinvenuta una scheda inventariale dattiloscritta che individua il soggetto come: "Palazzo del Credito Romagnolo. Anticamente dei Cunio già Gessi in via Appia n.6"

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura civile - Palazzi - Restauri <1919>
    Elementi architettonici - Facciate - Finestre - Monofore - Bifore
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Imola - Palazzo Pighini
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Bovesi, Cesare (attribuito): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Palazzo Pighini, storico edificio imolese sulla Via Appia, aveva già subito un intervento di restauro nel 1890, quando nell'ultimo ordine della facciata le finestrelle quadrate erano state sostituite da monofore in linea con le altre aperture del prospetto. Documenti e carteggi conservati presso l'Archivio Storico SBEAP di Bologna (STORICO I BO M 411) delineano le vicende che contrassegnarono il secondo restauro, intrapreso nel 1920. Nel maggio1919 il Direttore del Credito Romagnolo, che aveva sede nel palazzo, chiede alla Soprintendenza il permesso di modificare parzialmente la facciata con la “posa in opera di speciali chiusure per le quali alcune porte sarebbero trasformate in finestre e l'apertura di nuove finestre”. Il Sovrintendente Luigi Corsini ricorda che il palazzo è compreso nell'elenco degli edifici monumentali pubblicato dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1902 (p. 186) e richiede espressamente al direttore dell'istituto bancario, prima di dare un parere, un'immagine della facciata. “Interessando vivamente a questa Soprintendenza di avere una tale fotografia io sarò grato a V.S. se ella vorrà farmela avere, e nel caso non fosse stata fatta la prego di ordinare ad un fotografo del luogo di eseguirla”. E' possibile dunque che l'immagine in esame sia proprio quella richiesta da Corsini e realizzata, così come indicato dalla ricevuta di pagamento, dal fotografo imolese Cesare Bovesi, collaboratore e poi successore di Ugo Tamburini. L'immagine mostra infatti la facciata prima degli interventi: si suggerisce il confronto con altra immagine catalogata (NCTN 0800265796) che mostra l'edificio dopo la sostituzione delle porte e l'apertura di una finestra al piano terreno. Il pergamino che conteneva la lastra negativa indica come autore Felice Croci e come riferimento cronologico il 1922: questi dati sono evidentemente sbagliati e probabilmente desunti e copiati dal pergamino dell'immagine post restauro poiché nel 1922 la finestra era già stata aperta. Questa finestra fu elemento di forte attrito tra Soprintendenza e Ministero da una parte e il Credito Romagnolo dall'altra. Corsini e l'allora Ministro Colasanti si erano infatti opposti all'intervento che toglieva equilibrio alla facciata, nonostante questo e senza curarsi delle indicazioni tecniche la banca procede e Corsini, in una lettera al Ministro dell'ottobre 1921 scrive “mi viene riferito che ora tale finestra sarebbe senz'altro stata aperta”. Viene pertanto chiesto e ottenuto un decreto ministeriale per l'immediato ripristino dello stato originale, ma ancora nel 1924 la finestra non era stata chiusa “e non vi è traccia alcuna di predisposizione ai lavori” con un “atteggiamento di irriverente resistenza alla prescrizione”, ma tra proroghe e ulteriori ingiunzioni si arriverà infine al condono con una sanatoria che ci consente, tutt'oggi, di vedere all'estrema destra dell'edificio una monofora del tutto disallineata e arbitrariamente collocata sul prospetto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641218
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002295
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul recto del pergamino - R.SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA// MOBILE....SCAF....N....INVENT.N.....LUOGO:....MONUMENTO:.....STAMPE N......OSSERVAZIONI - capitale -
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ricevuta di pagamento (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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