Bologna/ Chiesa di S. Stefano/ - esterni lapidario

negativo, ca 1955 - ca 1955

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura - Chiese - Vestiboli
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Complesso di Santo Stefano - Vestibolo di accesso al chiostro benedettino
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Già all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre del 1943, si delineò la proposta di utilizzare il loggiato superiore del chiostro benedettino di Santo Stefano, come lapidario per i caduti della seconda guerra mondiale, in analogia con quello inferiore ai caduti della Grande Guerra, inaugurato il 12 giugno del 1925. Fortemente contrario alla soluzione, il soprintendente ai Monumenti dell'Emilia Alfredo Barbacci riuscì ad ottenere (in seguito ad una diversa soluzione, proposta dall'ufficio e bocciata dall'Associazione Caduti, di riordino del primo lapidario per fare posto nel loggiato del pianterreno agli elenchi dei caduti dell'ultimo conflitto) la sistemazione delle lapidi nell'atrio di accesso allo stesso chiostro, che si affacciava su via Santo Stefano. Il progetto definitivo, eseguito dal professor Vincenzo Gabelli della Soprintendenza, venne approvato dal Ministero il 17 maggio 1955, per essere inaugurato il 4 novembre del 1956 (per tutta la vicenda si veda Serchia 1987, p. 369, segnalato in BIB). I fototipi N_002711 (NCT 0800640494) e P_002724 mostrano rispettivamente il suddetto vestibolo ripreso dalla parte interna del chiostro e dal giardinetto esterno che delimita il complesso stefaniano. E' plausibile che entrambe le riprese Villani siano state eseguite in una medesima occasione, probabilmente in stretta prossimità all'inizio dei lavori di realizzazione del secondo lapidario.Si segnalano le lastre N_002906 (NCT 0800640496), N_002911 (NCT 0800640501) e N_002961 (NCT 0800640502), che riprendono l'atrio alla conclusione dei lavori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640495
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002724
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sulla busta pergamina: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE G SCAF. I N. 224/ INVENT. N. 15284/ PROV. Bologna COMUNE Bologna/ LOCALITA' Bologna/ MONUMENTO Chiesa di S. Stefano/ - esterni lapidario/ FOTOGRAFO Villani/ DATA 1956/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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