Disegno del Bazzanetto raffigurante un borgo popolare e realizzato nel 1864
positivo,
post 1865 - ante 1878
Altobelli E C (studio)
1865-1878
Albumina incollata su supporto secondario di cartone colore avorio
- OGGETTO positivo
-
SOGGETTO
Italia – Lazio – Roma
Arte – Pittura italiana - Sec. 19
Opere d'arte – Disegni – Sec. 19
Rappresentazione grafica - Scorcio urbano - Case
Pittori italiani – Sec. 19.-20. - Bazzani, Luigi detto Bazzanetto
-
MATERIA E TECNICA
CARTA
albumina
-
CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
-
ATTRIBUZIONI
Altobelli E C (studio): fotografo principale
Bazzani, Luigi Detto Bazzanetto (1836-1927): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
- INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE l positivo in esame riproduce un disegno realizzato dall'artista bolognese Luigi Bazzani detto Bazzanetto (1836-1927) trasferitosi a Roma nel 1861. Il disegno, come specificato a seguito della firma (L. Bazzani) sul recto del supporto secondario, è stato creato a Roma nel 1864. Non è completamente comprensibile la nota manoscritta da Bazzani (forse il titolo?) nella parte superiore del cartoncino, della quale si legge solamente “d'Amalfi”. Come indicato dal timbro sul fronte del supporto secondario, il fototipo è stato realizzato da “Altobelli e C.” tra il 1865 ed il 1878: periodo di attività dello studio fotografico romano. Gioacchino Altobelli (1814-1878) fu pittore, allievo di Tommaso Minardi. Si dedica alla fotografia associandosi nel 1858 al pittore spagnolo Pompeo Molins dal quale si separa nel 1865. Altobelli crea una nuova società denominata "Stabilimento fotografico Altobelli & C", e un proprio studio al 16 della Passeggiata di Ripetta. Altobelli inizia da questo momento a cimentarsi con la fotografia sperimentale, arrivando a concepire una nuova invenzione per l'applicazione del colore alle prove fotografiche; fiero del risultato ottenuto, Altobelli decide di richiedere una dichiarazione di proprietà; quest'ultima non gli viene però concessa a causa dell'opposizione del direttore della Cromolitografia Pontificia. E' un esponente importante dell'era del collodio e il suo nome appare nell'Almanacco Romano del 1855 tra i pittori di storia di genere. Si cimenta presto nei ritratti e nelle vedute di Roma che costituiscono le serie più interessanti tramite i soggetti che lui mette in posa per esaltare le dimensioni dei monumenti. Altobelli persevera nelle sue ricerche ed arriva a concepire un nuovo metodo per "eseguire in fotografia le vedute dei monumenti con effetto cielo", per la quale gli viene attribuito il brevetto nel 1866. Molte delle vedute da lui realizzate con tale invenzione vengono presentate all'Esposizione Universale di Parigi del 1867, riscuotendo un grande successo. Successivamente, compare come direttore del "Premiato Stabilimento Fotografico di Enrico Verzaschi”. Alcune delle sue ultime fotografie sono datate 12 dicembre 1878 e riguardano le baracche dell'ospedale mobile dell'associazione dei cavalieri di Malta. Partecipa alla difesa di Roma nel 1849. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Documentazione circa il fondo è reperibile presso l'Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n. 31, foglio 43, n. 9
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635949
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 535
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI sul supporto secondario: recto: lato superiore al centro - [?] Contessa D'Amalfi - corsivo alto-basso -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0