Cascata dell'Acquacheta
positivo,
post 1892 - ante 1899
Cassarini, Alessandro
1847-1929
Albumina incollata su di un supporto secondario di cartoncino beige di grammatura pesante. L'esposizione prolungata alla luce dell'oggetto ha comportato un parziale sbiadimento nel lato sinistro del supporto secondario
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Italia – Emilia Romagna - Forlì-Cesena – Cascata dell'Acquacheta
Beni ambientali - Cascate
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MATERIA E TECNICA
CARTA
albumina
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO
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ATTRIBUZIONI
Cassarini, Alessandro: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
- INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'Acquacheta è un corso d'acqua tosco-romagnolo che nasce nell'Appennino toscano, la cui cascata venne resa famosa da Dante Alighieri che la citò nella Divina Commedia. La ripresa del positivo in esame è stata realizzata dal fotografo bolognese Alessandro Cassarini tra il 1892 ed il 1899, per completare la sua raccolta di vedute fotografiche riunite negli album “Castelli, Rocche e Roccie storiche delle provincie di Bologna, Forlì, Ravenna, Ferrara, Modena, Reggio, Parma, Piacenza, Firenze, Lunigiana e Montefeltro, con cenni illustrativi”. Questa attribuzione è stata desunta, per confronto con un altro esemplare identico, rintracciabile con codice identificativo AVQ-A-003554-0042, sul sito web “Alinari” nella sezione “Archivi fotografici on-line”. La cascata dell'Acquacheta si trova infatti nell'elenco delle fotografie realizzate da Cassarini per “Castelli, Rocche e Roccie”, a pagina 57. Alessandro Cassarini (1847-1929), “alpinista, fotografo e filantropo” (Fotografia e Fotografi a Bologna 1839-1900, Benassati-Tromellini 1992), si dedicò alla pratica della fotografia quando entrò a far parte della sezione bolognese del Club Alpino Italiano, esperienza amatoriale che ne maturò il linguaggio grazie al contatto con personalità come Alfonso Rubbiani, Raimondo Ambrosini, Alberto E. Gallet e Alessandro Roffeni Tiraferri. In occasione dell’Esposizione Italiana del 1888 a Bologna, la sezione locale del C.A.I. offrì ai visitatori una “Guida-Itinerario dell’Appennino dal Cimone al Catria”, arricchita da numerose fotografie dello stesso Cassarini, di Pietro Poppi e del maggiore Gallet. Tra le manifestazioni dell’Esposizione, venne organizzata una mostra nazionale alpina, nella quale furono esposte immagini del fotografo che gli valsero una medaglia d’argento. In seguito l’impegno di Cassarini fu dedicato ad illustrare le montagne dell’Appennino e le cime dolomitiche. Fra il 1885 e il 1890, con scrupolosa attività, il fotografo bolognese riprese i castelli dell’Emilia -Romagna, del Montefeltro, oltre ad alcuni della Toscana (complessivamente un centinaio). Il risultato del suo lavoro, un vero e proprio censimento fotografico (probabilmente il primo in Italia: nelle intenzioni del fotografo avrebbe dovuto estendersi a tutto il paese), fu diffuso da Corrado Ricci, ideatore del progetto, tramite gli Uffici Regionali, le biblioteche locali e i centri culturali. Nel 1893 Raffaele Faccioli (1836-1914), direttore dell’Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti dell’Emilia, acquistò da Cassarini due album (tutt’ora conservati in SBAP): una raccolta di immagini dei castelli della Romagna e delle province di Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia (Rocche e Rocce), e un secondo album dedicato alle rocche della provincia di Parma (Rocche e Castelli di Parma). Tra il 1891 ed il 1894, Cassarini vinse diversi premi e ricevette numerose medaglie d’oro e onorificenze, mentre nel 1895 gli fu conferita dal Ministro della Pubblica Istruzione, la nomina di Cavaliere della Corona d’Italia. Alla fine del XIX secolo, Cassarini si occupò inoltre di fotografia d’attualità sia in ambito bolognese e sia estero. Nel 1919, il fotografo depositò parte della propria attrezzatura presso lo studio di Giovanni Castelli (1864-1921), suo collaboratore. [LE NOTIZIE STORICO-CRITICHE PROSEGUONO IN OSSERVAZIONI]
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635935
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 450
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0