Tomba etrusca rinvenuta durante gli scavi ai Giardini Margherita di Bologna

positivo, post 1887 - ante 1889
Anonimo (xix Seconda Metà)
XIX seconda metà

Albumina incollata su supporto in cartoncino avorio di grammatura pesante

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Italia – Emilia Romagna - Bologna – Giardini Margherita - Tomba
    Scavi archeologici – Sec. 19
    Tombe etrusche – Sec. 6.-4. a. C
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    albumina
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xix Seconda Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1876, durante i lavori per la realizzazione del parco pubblico dei Giardini Margherita, venne ritrovato un antico recipiente in bronzo. Questa scoperta attirò l'interesse dell'archeologo Antonio Zannoni, che darà il via ad un progetto di scavo che porterà alla luce 172 tombe etrusche, accompagnate da grandi stele funerarie riccamente decorate. Altre 22 tombe furono scavate tra il 1887 e il 1889 da Edoardo Brizio, tra le quali quella a cassone di blocchi di travertino, che rimarrà visibile sul posto. I ritrovamenti continueranno nella seconda metà del Novecento: in totale nell'area dei Giardini Margherita saranno individuate 236 sepolture, risalenti al VI-IV secolo a.C., spesso dotate di corredi tombali. Molto probabilmente, il positivo in esame è stato realizzato durante gli scavi archeologici condotti da Edoardo Brizio tra il 1887 ed il 1889, periodo in cui fu ritrovata la tomba a cassone ai Giardini Margherita. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Documentazione circa il fondo è reperibile presso l'Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n. 31, foglio 43, n. 9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635917
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 451
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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