Sarcofago di Lucio Cornelio Scipione Barbato

positivo, post 1873 - post 1873

Positivo sciolto, privo di supporto secondario, inserito ai quattro angoli negli appositi tagli predisposti sulla pagina

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Archeologia - Monumenti funerari
    Città del Vaticano - Musei Vaticani - Museo Pio Clementino - Sarcofago di Lucio Cornelio Scipione Barbato
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    albumina
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO
  • ATTRIBUZIONI Parker, John Henry (1806-1884): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il positivo appartiene all'album Faccioli ed è inserito in una sezione relativa a Roma. L'immagine raffigura il sarcofago di Scipione Barbato, console nel 298 a.C. Proveniente dal sepolcro monumentale che conteneva le spoglie dell’illustre famiglia senatoria degli Scipioni, esso si trovava di fronte all’ingresso, sul fondo del monumento. Tale sepolcro si trova lungo il tratto urbano della via Appia Antica, all’interno delle Mura Aureliane, prima della Porta S. Sebastiano. Il sarcofago raffigurato nel positivo in esame è ora conservato nei Musei Vaticani, all’interno del Vestibolo Quadrato del Museo Pio Clementino. L’iscrizione presente sul sarcofago è tradotta “Cornelio Lucio Scipione Barbato, Figlio di Gneo - uomo intelligente quanto coraggioso, dalla bella presenza - e pari virtù, console e censore - in mezzo a voi, e anche edile, prese Taurasia Cisauna - nel Sannio, sottomise la Lucania e ne prese ostaggi” (BIBH: FACB247, p. 286). Sul verso del positivo vi è ms. un numero “336” che corrisponde al numero di fotografia presente nel catalogo di John Henry Parker del 1873 (BIBH: FACB262, p. 4). La didascalia presente nel catalogo è la seguente: “Vatican l\Iuseum-Sareophagus of Peperino, of P. Cornelius Scipio Barbatus, B.c.298, and Inscriptions of the Family of the Scipios at the back.” Nell’album accanto a questo in esame, sono inseriti altri due positivi di Parker (v. RVEL 436; 438) Il fondo Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. Documentazione circa il fondo è reperibile presso l'Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n. 31, foglio 43, n. 9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-437
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/1067
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul supporto primario: verso, in alto a sinistra - "336" -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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