PERUGIA - PORTA URBICA ETRUSCA, O ARCO DI AUGUSTO
positivo album,
(?) 1880 - ante 1914
Fratelli Alinari
1852-1920
Stampa sciolta inserita con i quattro angoli nei tagli predisposti alla carta 69, recto (attualmente estrapolata)
- OGGETTO positivo album
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SOGGETTO
Architettura - Porte cittadine – Mura – Fortificazioni – Sec. II a.C
Italia - Umbria - Perugia - Arco di Augusto
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Fratelli Alinari: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
- INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il positivo Alinari della spettacolare porta settentrionale (comunemente denominata Arco di Augusto), parte dell’antica cinta urbica etrusca di Perugia, è collocato nella sezione dell’Album Faccioli dedicata all’Italia centrale. La porta, in opera quadrata di travertino, venne parzialmente rimaneggiata in epoca moderna con l’aggiunta della loggia rinascimentale che occupa il torrione trapezoidale di sinistra dell’avancorpo fortificato. All’interno dell’archivio Alinari pubblicato on-line sono rintracciabili due fototipi corrispondenti al presente, l’uno PDC-F-000124-0000 con data di ripresa tra il 1880 ed il 1900, l’atro PDC-F-000351-0000 con scatto attestato al 1905 ca., ma la perfetta sovrapponibilità delle tre immagini depone piuttosto per una medesima cronologia di ripresa. Tale dato non è verificabile dal punto di vista dei restauri storici, dato che la bibliografia rintracciata menziona esclusivamente gli interventi del secondo dopo guerra compiuti dall’ingegnere Sisto Mastroincasa tra il 1960 ed il 1970 (pagina web della Direzione Generale di Archeologia con relativa bibliografia sul monumento, vedi BIB). Non avendo ulteriori elementi per la datazione, si suppone che la stampa del positivo in esame sia indicativamente circoscrivibile tra gli ultimi due decenni del XIX secolo ed i termini biografici dell’estensore dell’album, l’ingegnere Raffaele Faccioli, scomparso nel 1914 (il lettering della fascetta didascalica è peraltro comparabile a quello utilizzato dalla ditta negli anni Settanta del XIX secolo: Quintavalle 2003, p. 596, vedi BIB). Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Documentazione circa il fondo è reperibile presso l’Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n.31, foglio 43, n. 9
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-383
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 1013
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0