Pisa, Pulpito del Duomo, di Giovanni Pisano
positivo,
post 1873 - ante 1884
Van Lint, Enrico
1808-1884
Pisano, Giovanni (1248-1315)
1248-1315
Positivo inserito negli appositi tagli predisposti nella pagina, incollato su tre angoli ad altro positivo collocato al verso del foglio. Angolo inferiore destro libero. Montaggio in senso verticale
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Scultura - Arredi - Pulpiti
Scultori - Italia - Sec. 13.-14. - Pisano, Giovanni
Toscana - Pisa - Duomo di Santa Maria Assunta
Elementi architettonici - Capitelli - Colonne - Scale - Archi
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MATERIA E TECNICA
CARTA
albumina
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Van Lint, Enrico: fotografo principale
Pisano, Giovanni (1248-1315): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
- INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il positivo appartiene all'album Faccioli, nelle sezione relativa all'Italia centrale, in un gruppo di immagini di Pisa. Raffigura il pulpito di Giovanni Pisano, nel Duomo della città, con un montaggio che non corrisponde alla struttura attuale. Documentazione particolarmente interessante per la vicenda di questo pulpito che vide il suo smontaggio nel 1599, a seguito di un incendio. Nel 1865 fu realizzata la ricostruzione da Giovanni Franchi con calchi in gesso, sulla base di studi di Giuseppe Fontana (esposta all'Esposizione Universale di Parigi del 1867, oggi si trova al Victoria and Albert Museum di Londra) che comprendeva l’utilizzo delle mensole curve adattate a gradini. Nel 1872 si nomina una commissione per ricomporre il pulpito secondo il modello Fontana, e nel 1873 il comune di Pisa autorizza l'avvio dei lavori. Nel 1892 Igino Benvenuto Supino contesta la ricostruzione di Fontana, pur non riconoscendo a Giovanni Pisano la paternità delle mensole curve, ritenendole seicentesche. Solo nel 1895 Supino riconoscerà la pertinenza delle mensole (utilizzate come gradini ricurvi) all'originale pulpito di Giovanni. Nel 1919 viene elaborato un nuovo modello di ricomposizione che avrà il suo esito finale tra il 1923 e il 1926 quando verrà assemblato nelle forme attuali. La ripresa è da attribuirsi a Enrico Van Lint, come confermato dal tipo di caratteri utilizzati per la titolazione; copia tratta dallo stesso negativo è visibile sul sito Alinari Archives anche se erroneamente datata al 1855 (vedasi scheda SCC-F-000132-0000). Da circoscriversi cronologicamente tra il 1873, dopo il primo assemblaggio, e il 1884, data di morte del fotografo. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. Documentazione circa il fondo è reperibile presso l'Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n. 31, foglio 43, n. 9
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-293
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 923
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0