Veduta del fianco settentrionale del cortile dell'Archiginnasio a Bologna

positivo album, ca 1860 - ca 1890
Anonimo (xix Seconda Metà)
XIX seconda metà

Stampa sciolta inserita con i quattro angoli nei tagli predisposti alla carta 8, recto (attualmente estrapolata)

  • OGGETTO positivo album
  • SOGGETTO Architettura - Palazzi - Cortili - Loggiati
    Architetti - Italia - Sec. XVI - Morandi, Antonio detto Terribilia
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo dell'Archiginnasio
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xix Seconda Metà): fotografo principale
    Morandi, Antonio Detto Terribilia (e Aiuti): architetto
    Serbelloni, Gabrio (1508-1580):
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ripresa mostra una veduta complessiva del braccio settentrionale del quadriportico dell’Archiginnasio; il palazzo, prima sede stabile dello studium universitario di Bologna, venne costruito su iniziativa del governo legatizio, nella persona del vice-legato Pier Donato Cesi, a partire dal marzo del 1562, per concludersi con l’inaugurazione del 21 ottobre 1563. L’incarico della conduzione del cantiere architettonico ricadde su Antonio Morandi (detto il Terribilia 1508 ?-1568), tradizionalmente ritenuto anche il progettista dell’intero palazzo. La puntuale indagine condotta in tempi più recenti sulle fonti documentarie coeve (i discorsi ufficiali a stampa di Pompilio Amaseo, Sebastiano Regoli, Carlo Sigonio e Ventura Luppi, nonché la relazione tecnica manoscritta dal Cesi al legato cardinale Carlo Borromeo, analizzati da Richard Tuttle, Francesco Ceccarelli e Gina Fasoli) ha tuttavia individuato nel condottiero e architetto militare Gabrio Serbelloni, capitano delle forze pontificie, nonché cugino di papa Pio IV, il reale progettista della nuova struttura delegata ad ospitare le Scuole. La ripresa evidenzia il loggiato interno a due ordini con struttura dorica nelle paraste di intersezione tra i fornici e ionica nel piano nobile. Evidente è la ricchissima decorazione degli stucchi posti sulla fascia di parapetto del loggiato superiore, stemmi familiari dei rappresentanti sindaci delle diverse comunità o nationes studentesche. All’interno degli ambienti voltati sono numerosissimi gli stemmi dipinti alle pareti e sul soffitto, accostati ai monumenti celebrativi dei professori dello studio. In riferimento alla parte settentrionale dell’Archiginnasio (destinata alle aule degli artisti) sono riconoscibili al piano nobile i monumenti ai dottori Sbaraglia e Malpighi (con pitture di Donato Creti e Marcantonio Franceschini), rispettivamente alla seconda e quarta campata del piano nobile; le logge, diversamente da oggi, paiono aperte e non protette dai finestroni che vennero posti nel corso della ricostruzione del secondo dopoguerra, seguita ai danni bellici. La datazione del positivo è circoscritta indicativamente al periodo di massimo sviluppo della tecnica di stampa all'albume. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Documentazione circa il fondo è reperibile presso l’Archivio Storico della Pinacoteca, pratiche n.31, foglio 43, n. 9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-23
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 653
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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