Bologna. Dettaglio del fregio dell'Altare Madonna degli Angeli in S.Vitale (del Formigine)

positivo album, ca 1888 - ca 1899

Stampa sciolta inserita con i quattro angoli nei tagli predisposti alla carta 6, recto (attualmente estrapolata)

  • OGGETTO positivo album
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa dei Santi Vitale e Agricola - Cappella di Santa Maria degli Angeli
    Intagliatori - Italia - Sec. XV - Marchesi, Andrea detto Andrea da Formigine
    Arti decorative - Intagli - Bassorilievi - Cornici - Ancone
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Fotografia Dell'emilia (ditta): fotografo principale
    Marchesi, Andrea Detto Andrea Da Formigine (1480/1490-1559): intagliatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forlì Cesena Ravenna e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ripresa mostra un dettaglio dei bassorilievi realizzati da Andrea da Formigine (1480/1490-1559) per la Cappella di Santa Maria degli Angeli, edificata alla fine del XV secolo a fianco della chiesa dei Santi Vitale e Agricola ed a quest’ultima unita nel 1505 (ancorché la cappella mantenesse giuspatronato autonomo fino all’inizio del ‘600). Dovette collocarsi attorno a quegli anni, tra il primo e il secondo decennio del secolo XVI, l’intervento del Formigine per la realizzazione di una grande ancona lignea di disegno brunelleschiano, al cui interno è una tela di Francesco Francia. Il dipinto, nel quale il maestro bolognese si giovò della collaborazione di aiuti, raffigura angeli musici e serafini in atto di contemplare e incoronare una Madonna col Bambino dipinta su tavola, precedente documento pittorico, tradizionalmente attribuito a Sano di Pietro, alloggiato in un'apertura al centro della pala. Il particolare testimoniato dal presente fototipo mostra l'elaborato intaglio che il Formigine ideò per la fascia di base della ancona lignea ospitante la pala d'altare del Francia. Vi figura un grande rosone, circondato da una corona di alloro retta da puttini, a loro volta inginocchiati al vertice di protomi a testa di ariete. Dal raffronto con i cataloghi di Fotografia dell'Emilia di Pietro Poppi, risulta che la lastra del positivo in esame (n° 3262) compare per la prima volta nell'edizione a stampa del 1888, mentre non figura nel precedente del 1883. E' probabile che la data di stampa possa essere compresa entro la fine del XIX secolo. Nel 1863 il pittore Pietro Poppi (Cento, 1833 - Bologna, 1914) aprì un negozio di cartoleria in via Mercato di Mezzo 56 in società con Adriano Lodi. Nell'edificio aveva sede anche lo studio fotografico di Roberto Peli (ex collaboratore di Emilio Anriot), il quale probabilmente avviò Poppi alla professione di fotografo. Nel 1866 Poppi e Peli si associarono aprendo uno studio in via San Mamolo 102 (la ditta Peli, Poppi & C.), che rimase attivo fino al 1867, anno in cui Poppi si mise in proprio, ritornando nella precedente sede del Mercato di Mezzo. Solo nel 1869 Poppi rilevò ufficialmente La Fotografia dell'Emilia, operando anche uno spostamento di sede da via Mercato di Mezzo 56, dove venne fondata la ditta nel 1865, a via San Mamolo 101 (oggi via d’Azeglio) in Palazzo Rodriguez (edificio in cui dal ’65 al ’69 avevano operato i coniugi Ferrara, Fotografia Milanese), ma lo stesso pittore-fotografo vi lavorò sin dal 1866. Effettivamente il 17 aprile del 1866 il quotidiano “Monitore di Bologna” menziona Poppi quale direttore dello Stabilimento Fotografico dell’Emilia di via Mercato di Mezzo 56 (si segnala la tesi di Massimo Cova che vede in Poppi il fondatore della Fotografia dell’Emilia – cfr. Fotografia e Fotografi a Bologna 1839-1900, Bologna 1992, p. 277). Nel marzo del 1907 Poppi si ritirò, cedendo lo studio a Luigi Monari ed Armando Bacchelli; la Fotografia dell’Emilia passò in seguito, nel 1909, sotto la proprietà unica di Alfonso Zagnoli (chiusura definitiva della ditta nel 1921), il quale nel 1940 vendette quanto restava del fondo di lastre e positivi originali di Pietro Poppi alla Cassa di Risparmio di Bologna. Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918). Nel presente album si trovano sei fototipi relativi alla Cappella di Santa Maria degli Angeli e ai lavori di intaglio di Andrea da Formigine: numeri di inventario: 31875/638, 31875/640, 31875/641, 31875/642, 31875/643, 31875/646
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635803-16
  • NUMERO D'INVENTARIO 31875/ 646
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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