Ferrara - Palazzo Schifanoia – portale marmoreo prima del restauro, particolare lesena e pilastro, parte esterna sinistra, ornato con unicorno
negativo,
1982/02/27 - 1982/02/27
Felisatti, Daniele (notizie Dal 1982-)
notizie dal 1982-
Ambrogio Di Giacomo (notizie 1466-1471)
notizie 1466-1471
Antonio Di Gregorio (notizie 1466-1471)
notizie 1466-1471
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Italia - Emilia Romagna - Ferrara - Architettura - Palazzi - Palazzo Schifanoia
Scultori - Italia - Sec. 15. - Antonio di Gregorio
Scultori - Italia - Sec. 15. - Ambrogio di Giacomo [da] Milano
Palazzo Schifanoia- 1466-1493 - Fabbrica quattrocentesca - portale - particolare
Sculture - Rilievi - 1466-1471 - portale principale [di] Palazzo Schifanoia- piedritto
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Felisatti, Daniele (notizie Dal 1982-): fotografo principale
Ambrogio Di Giacomo (notizie 1466-1471): SCALPELLINO
Antonio Di Gregorio (notizie 1466-1471):
- LOCALIZZAZIONE Ferrara (FE) - Emilia Romagna , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La ripresa in esame mostra un particolare della facciata di Palazzo Schifanoia a Ferrara, con una porzione del portale scolpito in pietra d'Istria, murato al civico 23 di via Scandiana. Fu eseguita nel 1982 dal fotografo Daniele Felisatti e il negativo è conservato presso la Fototeca dei Musei d'Arte Antica della città. Questa parte di palazzo, detta fabbrica quattrocentesca, fu edificata nel 1391, sopraelevata nel 1466 per volere del duca Borso d'Este, che si avvalse dell'opera del capo cantiere Pietro di Benvenuto degli Ordini, e ampliata nel 1493 per opera dell'architetto Biagio Rossetti. Il magnifico portale di accesso, attribuibile ad Ambrogio di Giacomo da Milano e Antonio di Gregorio, fu murato contestualmente ai lavori di ammodernamento del 1466-1471. Nell'immagine si vede il fusto della parasta sinistra, semplice e scanalato, e parte del piedritto accoppiato, scolpito con una candelabra in cui si intrecciano pesci e cornucopie, che inquadrano un fiore di cardo, una palmetta e le imprese estensi del "paraduro" e dell'unicorno. Il “paraduro” è «una specie di palizzata, costituita di travi contesti di legni più sottili inchiodati ed intrecciati con rami di salice» che «serviva di sostegno e rincalzo agli argini dei grandi fiumi». L'unicorno, posto sotto il dattararo con il corno immerso nell’acqua ed un aspetto mansueto, è legato alla bonifica estense e raffigura la vittoria sul male: il leggendario animale purificava le acque dal veleno, nello stesso modo in cui «Borso, casto e prudente, portava la pace fra i suoi sudditi e ne consolava gli affanni»
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634857
- NUMERO D'INVENTARIO 52169
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0