Bologna/ Piazza della Mercanzia/ Gruppo delle torri Artenisi e/ Riccadonna dopo la demolizione/ delle case adiacenti/ Veduta da piazza Mercanzia
negativo,
ca 1916 - ante 1919/01/20
Bolognesi Orsini (ditta)
1919(?)-1934
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Si segnala la presenza di un precedente inventario su di un'etichetta incollata nel lato vetro (angolo inferiore sinistro). Ritocco a vernice nera in entrambi i lati del fototipo
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Architettura - Palazzi - Torri
Vedute - Piazze - Centri storici
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Piazza della Mercanzia - Veduta delle torri Riccadonna e Artenisi e delle Case Reggiani
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Bolognesi Orsini (ditta): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE All'interno del fondo negativi dell'archivio fotografico SBAP è conservato un nucleo di lastre riferibili all'attuazione del discusso piano regolatore di Bologna con l'allargamento dell'ultimo tratto di via Mercato di Mezzo e con la sistemazione delle aree adiacenti di Piazza della Mercazia, di via Caprarie e Orefici (N_000813, N_000814, da N_000817 a N_000826). Originato da uno studio del 1860 dell’ingegnere architetto Raffaele Faccioli (1836-1914), il piano regolatore approvato nel 1889 prevedeva, tra gli altri interventi, l'allargamento di via Mercato di Mezzo - la principale via del centro cittadino - per la creazione della grande arteria rettilinea di via Rizzoli, con l'allargamento dell'asse Orefici-Caprarie e l'innalzamento di diversi nuovi edifici. Il progetto trovò realizzazione soltanto a partire dal 1910, con le prime espropriazioni dell'aprile del 1911, attuate nel primo lotto di intervento, circoscritto all'attuale area di Palazzo Ronzani (tra via Orefici, piazza Re Enzo e via Rizzoli), che venne edificato entro il 1915 sugli stabili demoliti. I lavori procedettero nel 1914 col secondo lotto di atterramenti, per ricevere una battuta d'arresto nel 1916 dopo che vennero rintracciate all'interno del terzo lotto due torri: la Artenisi (anche Artemisi o Artemisia, si trovava a metà della scomparsa via Zibonerie, sul lato orientale) e la Guidozagni (di cui sopravviveva il solo arco inferiore), oltre alla Riccadonna (già Pepoli), visibile e incastonata tra gli stabili del fianco ovest di piazza della Mercanzia. Il dibattito che si aprì, tra demolitori dei 'mozziconi di torri' e tra conservatori dei resti storico-artistici, portò alla definitiva scomparsa delle tre torri (già in precedenza nel 1917 la Torre Tantidenari, nella perduta via Tosapecore, venne atterrata), secondo una delibera del Comune del gennaio del 1919 (telegramma per Roma del soprintendente ai Monumenti dell'Emilia Luigi Corsini del 20 gennaio 1919: "Stamane Comune Bologna iniziata demolizione Torre Artenisi", vedi BIB, nota 94 p. 161 di Norma e Arbitrio 2001). Il Municipio con il saldo appoggio della Società degli Ingegneri e Architetti aveva portato avanti il proprio progetto - ingenti interessi economici stavano alla base della volontà di demolire - nonostante i reiterati tentativi del Consiglio Superiore per le Antichità e le Belle Arti e del Comitato per Bologna storico-artistica, mai realmente organizzati in maniera efficacie ed unitaria (si segnala che la Guidozagni, secondo un parere unanime, non era in condizioni tali da poter sopravvivere). Prima di giungere alla decisione del gennaio del '19, si era proceduto alla liberazione delle torri dalle fabbriche che le occultavano e che ne impedivano una completa visione, in maniera da meglio giudicare il singolo valore, isolandolo dal tessuto di costruzioni. Questa fase intermedia di indeterminatezza è circoscrivibile tra il 1916 e l’abbattimento; è in questo periodo che vanno collocate alcune delle immagini SBAP del nucleo riferito alla parte conclusiva del tratto del Mercato di Mezzo, con l'attuazione parziale dei lavori del terzo lotto: le torri Artenisi e Guidozagni appaiono svettare nel vuoto dell'auspicata e mai realizzata Piazza delle Cinque Torri (allargata a Guidozagni, Garisenda e Asinelli, vedi BIB: Masetti-Zannini 1917, pp. 22-23). La documentazione visiva della situazione dovrebbe rientrare tra i rilievi fotografici ordinati dal Consiglio Superiore per le Antichità e Belle Arti. Il nucleo individuato di immagini comprende inoltre anche la 'registrazione' della fase iniziale, prima dell'inizio dell'intervento nel terzo lotto, come pure la veduta del grande vuoto creatosi tra Piazza della Mencazia e Piazza di Porta Ravegnana, per l'atterramento definitivo delle tre torri. Il presente fototipo mostra le torri Riccadonna e Artenisi libere dalle superfetazioni; la cronogia di ripresa si estende tra l'autunno-inverno del 1916 (quando si procedette con l'atterramento degli edifici più prossimi alle torri) e la data di demolizione. [SI PROSEGUE PER MANCANZA DI SPAZIO IN OSSERVAZIONI]
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634217
- NUMERO D'INVENTARIO N_000826
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRINTENDENZA/ AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ MOBILE B SCAF. II N. 92/ INVENTARIO N. 3641 [4641 cancellato]/ LUOGO Bologna/ Piazza della Mercanzia/ MONUMENTO Gruppo delle torri Artenisi e/ Riccadonna dopo la demolizione/ delle case adiacenti/ Veduta da piazza Mercanzia/ STAMPE N./ OSSERVAZIONI Fot. Bolognesi - Orsini -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0