Maometto II

positivo, post 1865 - ante 1916
Anonimo
1878

La stampa è incollata su un cartoncino parzialmente strappato, ma il frammento staccato è conservato nella medesima busta che la contiene

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Ritratti - Dipinti
  • MATERIA E TECNICA albumina/ carta
  • ATTRIBUZIONI Anonimo: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico SBSAE BO
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pepoli Campogrande
  • INDIRIZZO Via Castiglione 7, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sul retro del supporto secondario vi è un'iscrizione a matita viola che riporta come collocazione del dipinto la Collezione Layard. In questo luogo il dipinto è stato presente dal 1865 fino al 1916, anno in cui la vedova dell'archeologo inglese Austen Henry Layard lo vendette alla National Gallery di Londra. Meyer zur Capellen Jurg, Gentile Bellini, F. Steiner Verlag Wiesbaden, Stuttgart, 1985, pp.128-130. Il dipinto compare nel volume National Gallery illustrations. - Italian schools : with over seven hundred reproductions, London, 1929, p. 27.Il Fondo Malaguzzi Valeri si costituisce per volere di Francesco Malaguzzi Valeri a pochi mesi di distanza dal suo incarico in qualità di Direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna. In una lettera a Corrado Ricci del 22 dicembre 1915, Malaguzzi Valeri scriveva: "Caro Ricci, secondo un tuo - e mio - desiderio ho iniziato con qualche fortuna la raccolta fotografica bolognese e dintorni con vedute antiche e piante dell’antica Bologna".Nel novembre del 1918, Malaguzzi Valeri, nella sua costante corrispondenza con Ricci, torna a scrivere riguardo al suo archivio fotografico da poco nato: "Sto riordinando la collezione delle nostre fotografie e qualunque aumento sarà graditissimo. Supino ha dato tutte le sue dell'Università".La partizione Supino all'interno del fondo è composta da 500 positivi. L’attribuzione della partizione al nome di Igino Benvenuto Supino, di cui la fotografia in esame fa parte, è data dall’esistenza di documenti comprovanti le relazioni intercorse tra Malaguzzi Valeri e lo studioso pisano che testimoniano l’interessamento di Supino a contribuire alla costituzione dell’archivio fotografico della Regia Pinacoteca di Bologna. Oltre alla documentazione scritta citata, sono state riscontrate molteplici relazioni tra le stampe recanti il timbro "R. Università di Bologna/ Scuola di Storia dell’Arte", con opere a stampa pubblicate da Supino con i Fratelli Alinari. La documentazione scritta sul fondo malaguzziano s ferma al 1918, ma il fondo stesso ci testimonia come negli anni successivi la morte del Malaguzzi, avvenuta nel 1928, il fondo sia stato ampliato nei decenni successivi.Il Fondo Malaguzzi Valeri è costituito da 5720 positivi, stampati per lo più con la tecnica dell'albumina e gelatina bromuro d'argento e realizzati da 118 autori diversi, dalla seconda metà dell’Ottocento alla seconda metà del Novecento. I soggetti predominanti riguardano opere di pittura di artisti europei, coprendo un periodo cronologico che va dal sec. XII al sec. XX. Il nucleo più corposo riguarda opere del Museo del Prado di Madrid con 495 stampe seguito dalla Galleria degli Uffizi con 263 stampe, la Pinacoteca di Brera (257), le Gallerie dell’Accademia di Venezia (224), il Museo Nazionale di Capodimonte (217)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800418360
  • NUMERO D'INVENTARIO FMV 3 54 33
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul supporto secondario: verso: in alto - Bellini/ Coll Layard/ Venezia - a matita viola -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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