Ritratto di Marco Minghetti
positivo,
post 1863 - ante 1864
L'albumina, di formato ovale, presenta una dissolvenza progressiva nel busto dell'effigiato ed è incollata su di un supporto secondario di cartoncino bianco a grammatura pesante
- OGGETTO positivo
-
SOGGETTO
Ritratti fotografici
-
MATERIA E TECNICA
albumina/ carta
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
- LOCALIZZAZIONE Noviziato di S. Ignazio
- INDIRIZZO Via Belle Arti, 56, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918).Il ritratto fotografico di Marco Minghetti dovrebbe verosimilmente risalire al periodo in cui il politico bolognese ricoprì per la prima volta la carica di presidente del Consiglio nella capitale del nuovo stato unitario, Torino, tra il 24 marzo 1863 e il 28 settembre 1864 (medesimo incarico ricoperto anche successivamente tra il 1873 ed il 1876, ma la capitale era già stata spostata a Roma sin dal 1870). L'atelier fotografico Fratelli Bernieri, Cesare e Luigi, che eseguì la ripresa, era infatti uno dei più prestigiosi della città (via della Rocca 6), insignito dalla stessa Casa Savoia delle imprese reali. Particolarmente affascinante è la storia della ditta famigliare, che venne inaugurata dallo stesso Garibaldi il 4 dicembre 1861, in segno di profonda amicizia e stima che lo legava ad uno dei due fratelli, Cesare, impegnato nella spedizione in Sicilia guidata dallo stesso generale. Il vero "maestro" nell'arte fotografica fu sicuramente Luigi: "questi che della fotografia conosce tutti i segreti, e la fa per dir così, serva ai suoi cenni, dopo aver diretto i primi stabilimenti fotografici di Londra, volle fissare in Italia la sua dimora", figura così romanticamente descritta nell'articolo di "Camera Oscura" del 27 giugno 1863. La presenza del ritratto di Minghetti all'interno del fondo sottolinea gli importanti legami istituzionali di Raffaele Faccioli, ben inserito all'interno dell'elite dirigenziale bolognese
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800366372
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/286
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0