La cappella di Santa Giuliana in Santo Stefano a Bologna
negativo,
1919 - 1919
Castelli Giovanni
1864-1921
La lastra negativa, dopo la pulitura, è stata collocata in una busta di carta conservazione e posta verticalmente sul lato maggiore entro una scatola di cartone inerte, intestata "LASTRE 9_ 21x27/ da N_000201 a N_000220". All'interno della scatola le lastre sono ordinate secondo il numero progressivo di inventario
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Bologna - Chiese - Restauri
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ATTRIBUZIONI
Castelli Giovanni: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio Fotografico
- LOCALIZZAZIONE Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici - Bologna
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa della Trinità fu interessata da un intervento di restauro compiuto tra il 1919 ed il 1921: la ripresa mostra una fase intermedia dei lavori, avviati per il rinvenimento, nel 1911, di quattro antiche absidi e di un sacello cruciforme. In particolare, nella ripresa, si scorgono le prime due nicchie di destra e di sinistra già completate, come pure terminato appare il nuovo accesso alla Cappella di Santa Giuliana, in attesa della demolizione, non ancora autorizzata. Le pareti della cappella presentano l'intatto impianto decorativo settecentesco, mentre il pavimento risulta in gran parte rimosso per lo scavo stratigrafico, che aveva riportato alla luce le murature di fondo del sacello cruciforme preesistente. All'interno del volume "Nel segno del Santo Sepolcro", edito a cura di Luciano Serchia nel 1987, si trova pubblicata la fotografia esaminata, la cui didascalia riporta: "Questa immagine del 1919 è l'unica testimonianza rimasta della cappella settecentesca. La demolizione si approssima: il varco con la chiesa della Trinità è già stato modificato e le nicchie romaniche sono quasi terminate". Giovanni Castelli (1864/ 1921) iniziò la propria attività di fotografo a Bologna nel 1891, presso Alessandro Cassarini (1847/ 1929). Insieme collaborarono al censimento fotografico dei castelli della regione; tale impegno permise un primo contatto con l’Ufficio Tecnico Regionale per la Conservazione dei Monumenti dell’Emilia (poi Soprintendenza ai Monumenti), diretto dall’ingegner Raffaele Faccioli. In seguito Castelli continuò in proprio la collaborazione con la soprintendenza, operando al rilevamento fotografico dei beni architettonici
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800265946
- NUMERO D'INVENTARIO N_000204
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0