BOLOGNA - Chiesa del Corpus Domini. San Daniele. (Petronio Tadolini)

positivo, ca 1920 - ca 1930

Il positivo, incollato ad un supporto di cartoncino a media grammatura color grigio-azzurro, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di cartone inerte, intestata “BOLOGNA/ Corpus Domini”. All'interno della scatola, i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Scultura - Chiese - Profeti
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Santuario del Corpus Domini - Interno
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico storico (ex Soprintendenza BAP)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE All'interno del sito degli archivi Alinari è catalogato il positivo N° 37704 della ditta (con nuovo codice identificativo: ACA-F-037704-0000), corrispondente al presente; la cronologia approssimativa proposta nella scheda è tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, datazione che si estende alla copia in esame. L'immagine documenta il profeta Daniele, modellato in stucco da Petronio Tadolini (seconda metà del XVIII secolo) e posto nella nicchia a sinistra della pala d'altare entro la seconda cappella sinistra del santuario (giuspatronato della famiglia Aldrovandi Marescotti), prima dell'ultimo conflitto. Il duplice bombardamento della seconda guerra mondiale che devastò il complesso (5 ottobre 1943 e 29 gennaio 1944), comportò danni alla scultura - acefala e gravemente danneggiata - oggi quasi completamente reintegrata (perduta anche la pala d'altare originaria con l'Annunciazione di Marcantonio Franceschini, sostituita con un'Immacolata dello stesso artista). Nel 1920 Vittorio Alinari, successore di Leopoldo, Giuseppe e Romualdo, fondatori della Fratelli Alinari, cedette l'azienda e il marchio, unitamente al patrimonio fotografico di 62.000 lastre, ad un gruppo di nobili intellettuali e imprenditori (nuova intestazione della ditta: Fratelli Alinari I.D.E.A. S.p.A.). Tra i sottoscrittori al capitale - per la cifra di 2,5 milioni di lire - si menzionano i nomi di Antinori, Guicciardini, Supino, Murray, Ojetti, la Banca di Firenze. Nessuno degli azionisti era in possesso della maggioranza del capitale, nacque così la prima "public company" europea, operante nel settore della cultura: la Fratelli Alinari I.D.E.A. (Istituto di Edizioni Artistiche), presieduta per molti anni dal barone Luigi Ricasoli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800265312
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000410
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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