Progetto per la ricostruzione del ponte di Castelvecchio
negativo,
ca 1945 - ca 1951
Sulla lastra originale si capisce che si tratta di un progetto presentato nei saloni di un palazzo (probabilmente soprintendenza)
- OGGETTO negativo
-
SOGGETTO
progetti - ponti - ponte di Castelvecchio
-
MATERIA E TECNICA
VETRO
-
MISURE
Misura del bene culturale 0500693311: 127x177 mm
-
CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
-
ATTRIBUZIONI
Soprintendenza Ai Monumenti Prov. Vr Mn Cr (attribuito): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza (SABAP - VR)
- LOCALIZZAZIONE Monastero di San Fermo Maggiore (ex)
- INDIRIZZO Piazza San Fermo 3a, Verona (VR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell’estate del 1944 l’Esercito tedesco decise per la distruzione di tutti i ponti della città di Verona per fermare l’avanzata dell’esercito Alleato e nonostante i tentativi da parte della Sovrintendenza, guidata da Piero Gazzola, Il 24 aprile 1945 il comando tedesco ne decise la messa in atto. Il ponte di Castelvecchio fu distrutto completamente. Alla fine della guerra la volontà era di ricostruire il ponte come era prima della distruzione, ma tuttavia l’inizio dei lavori non fu immediato. Tra il 1946 e il 1949 si affrontarono i primi rilievi, l’analisi del terreno e i calcoli statici che portarono all’elaborazione dei primi schemi progettuali da parte dell’ingegner Bruno Angheben. Il 13 Dicembre 1948, il ministro della Pubblica Istruzione Guido Gonella assieme al Direttore Generale delle Antichità e delle belle arti Guglielmo De Angelis Dossat, esaminarono il materiale progettuale e gli studi preliminari per dare inizio alla ricostruzione. Per sensibilizzare l’opinione pubblica i progetti furono presentati al Congresso regionale triveneto della ricostruzione edilizia (Venezia, 26 ottobre 1946), alla la Mostra del restauro di Vicenza (settembre 1949) e alla Mostra della ricostruzione di Roma (1950). Anche in alcune città degli Stati Uniti furono esposti del modelli progettuali allo scopo di raccogliere fondi. Il 5 novembre 1949 giunse l’approvazione degli studi preliminari e del materiale progettuale, e il relativo finanziamento. La soprintendenza, si avvalse dell’ingegner Alberto Minghetti per l’elaborazione del progetto e per la direzione dei lavori. La parte artistica venne affidata alla cura dell’architetto Libero Cecchini. I lavori iniziarono il 5 febbraio 1949 e terminarono il 20 luglio 1951. Nel negativo completo si può vedere il progetto in questione presentato in un salone, quindi, questo progetto, potrebbe essere tra quelli presentati al Ministro Gonella e al Direttore Generale delle antichità Dossat o tra quelli presentati ai vari congressi e alle varie mostre per sensibilizzare la ricostruzione
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500693311
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0