Museo statuario (collezione personale, DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO)
La collezione fotografica di soli positivi è composta da 141 stampe alla gelatina bromuro d'argento, quasi tutte sciolte e riposte in camice di carta non acida all'interno di un faldone collocato in verticale (Archivio fotografico, Armadio 3 arancione). I formati delle riprese che documentano i busti antichi si aggirano tra i 17x11,8 cm ed i 18x14 cm, mentre per la statuaria e i rilievi marmorei si arriva fino ai 16,5x24 cm (MAROCCHI 2015, nota 86, p. 36). Il faldone presenta una suddivisione interna: è bipartito in una scatola che contiene i formati minori dei busti (con 2 riprese di un sarcofago) e una cartellina che raggruppa i positivi di maggior grandezza. Materiale di corredo: 2 stampe a getto d'inchiostro con riproduzioni delle fotografie della collezione di Giuseppe Lanzoni
- OGGETTO collezione personale
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SOGGETTO
Antichità greco-romane - Sculture - Busti - Statue - Rilievi - Sarcofagi - Opere
Mantova - Museo statuario
Mantova - Palazzo degli Studi
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO
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ATTRIBUZIONI
Lanzoni, Giuseppe (attivo Primo Quarto Sec. Xx): fotografo principale
Venturini, Spero (attivo Primo Quarto Sec. Xx):
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale di Mantova
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La collezione di fototipi del Museo statuario, sezione dell'Archivio fotografico di Palazzo Ducale, è un nucleo ben individuabile di immagini realizzate tra il 1908 ed il 1910 per volontà del cavalier Giuseppe Lanzoni, storico mantovano, esponente della nobiltà cittadina impegnata sul fronte culturale - ricoprì per un ventennio la carica di presidente della Società pro Palazzo Ducale, 1902-1923 - nonché abile fotografo amatoriale. Va precisato che la galleria delle antichità greco-romane, importantissima collezione statuaria mantovana istituita in epoca preunitaria (inaugurata nel 1790), fu originariamente allestita nel Palazzo degli Studi. L’11 marzo del 1915 fu sottoscritta una convenzione tra il Comune di Mantova, proprietario dei marmi, e Palazzo Ducale che prevedeva il trasporto ed il deposito delle raccolte artistiche comunali nella dimora gonzaghesca. La movimentazione delle collezioni si protrasse negli anni a causa della Grande Guerra: nel maggio del 1925 l’allestimento in Palazzo Ducale curato da Alda Levi trovò compimento con l’inaugurazione in Corte Vecchia alla presenza dei Savoia. Ritornando alle vicende del cavalier Lanzoni, lo storico fu impegnato nella traduzione dal tedesco di “Antike Bildwerke in Turin, Brescia, Verona und Mantua” di Hans Dutschke (1880), per la parte relativa al museo mantovano: nel 1908 a corredo del testo richiese alla Commissione di Vigilanza sulla Biblioteca e Musei di poter fotografare l'intero Museo statuario (già nel 1902 aveva avanzato la medesima istanza). Il lavoro di documentazione fotografica, dapprima condotto personalmente da Lanzoni, fu in seguito supportato dall'arrivo nel 1910 del professionista Spero Venturini (MAROCCHI 2015). Da un carteggio rintracciato nell’Archivio Storico Comunale di Mantova da MAROCCHI 2015, è noto che i negativi risultanti dalla campagna fotografica del 1908-1910 erano 261, stando almeno alla testimonianza di Lanzoni del 1958. Nel fondo fotografico di Palazzo Ducale si conservano solo alcune delle stampe di quelle riprese, spesso presenti in doppia copia (di cui una solitamente virata secondo toni brunastri per avvicinarsi ai colori caldi delle albumine, mentre l’altra mantenuta nelle tipiche tonalità fredde della stampa alla gelatina), per cui la collezione di positivi non riflette l’insieme completo della campagna documentaria. Anche se allo stato attuale delle ricerche non sono chiari i tempi e le modalità grazie a cui Palazzo Ducale acquisì le stampe di Lanzoni, ci sono circostanze che potrebbero aiutare a comprendere la strada ipotetica di acquisizione. Va detto che Lanzoni, quale fotografo amatoriale impegnato nei circoli elitari cittadini, realizzò le immagini a corredo di diversi testi di Achille Patricolo (MAROCCHI 2015, nota 71), conservatore del Palazzo Ducale dal 1898 al 1905 (VALLI 2015), anche in anni in cui l’architetto non soggiornava più a Mantova (1911). Su questa stessa linea di dialogo, in seguito, nel 1914, Guglielmo Pacchioni, ispettore di Palazzo Ducale, inviò un’istanza ben precisa allo stesso Lanzoni: “oso rivolgermi a Lei per chiederle il permesso di poter trarre dalle molte e bellissime negative ch’ella possiede una o due copie da servire all’archivio fotografico di questo ufficio” (ASPD, busta 91-1, pos. 2, fascicolo Fotografie dal 1914-1935, prot. 37, 5 marzo 1914). Probabilmente rimasta senza risposta, la richiesta di Pacchioni fu rinnovata nell’ottobre dello stesso anno (ASPD, prot. 286, 15 ottobre 1914), inviata a questo punto a breve distanza dalla sottoscrizione della Convenzione con il Comune nel marzo del '15. E’ possibile che la richiesta dell’ispettore non abbia mai trovato riscontro (effettivamente nel fascicolo non è stata rintracciata le risposta del cavaliere), come pure è possibile che i soggetti delle copie positive tratte dalla collezione fotografica di Lanzoni esulassero dai marmi del Museo statuario. In ogni caso, nel 1931 Alda Levi in occasione della pubblicazione del catalogo dedicato alle sculture greco-romane esposte in Palazzo Ducale, richiese al cavaliere alcuni negativi delle opere per poterli pubblicare nel suo volume (LEVI 1931, nota di p. 12); dacché la perplessità espressa dal Lanzoni rispetto alla richiesta dall’archeologa: “negative […] di cui la Levi venne, non ricordo come, a conoscenza” (MAROCCHI 2015, p. 35). Forse la studiosa conosceva bene quelle immagini: le copie positive si conservavano verosimilmente già nella raccolta di fotografie di Palazzo Ducale
- TIPOLOGIA SCHEDA Fondi fotografici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303275100-7
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Palazzo Ducale di Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
struttura archivio fotografico (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0