Sala delle due Colonne
negativo,
ca 1926 - ca 1926
Anonimo (attivo Prima Metà Sec. Xx)
attivo prima metà sec. XX
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Musei - Allestimenti - Collezioni
Archeologia - Reperti archeologici
Mantova - Palazzo Ducale - Corte Nuova - Palazzina della Rustica - Appartamento Estivale - Sala delle due Colonne
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Anonimo (attivo Prima Metà Sec. Xx): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Porro Schiaffinati, ex Chizzola
- INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La "Convenzione per il trasporto e deposito in Palazzo Ducale delle raccolte artistiche e storiche di proprietà del Comune di Mantova" fu siglata fra il Ministero della Pubblica Istruzione e il Comune di Mantova l’11 marzo 1915. La costituzione di un patrimonio di beni mobili fu la necessaria premessa all’istituzione del Museo nel Palazzo Ducale, che si trovava pressoché privo di arredi e oggetti d’arte. Diventava pertanto necessario sistemare le collezioni passate in deposito all’Amministrazione dello Stato, raccolte che giacevano da tempo nei magazzini del Palazzo, mentre l’autorità comunale insisteva per una immediata e razionale esposizione. Di questo si occupò Clinio Cottafavi dal 1923, responsabile dei lavori di ripristino del Ducale, ben consapevole della necessità di locali vasti per ospitare i 954 oggetti che costituivano la collezione Preistorica. Lui stesso li definisce artisticamente poveri ma ricchi di valore storico e scientifico. La scelta cade sull'Appartamento Estivale in Corte Nuova, in quel momento privo di ogni apparato decorativo e in cattive condizioni conservative. L'interno dell'appartamento, composto da sette stanze, era caratterizzato da stucchi, decorazioni ed affreschi portati a termine negli anni sessanta del Cinquecento da artisti quali Lorenzo Costa il Giovane e Lorenzo Ghisoni sotto la direzione di Giovan Battista Bertani. Cottafavi, nel suo contributo sul Bollettino d'Arte in cui relaziona sui lavori svolti, spiega che sono state scelte le sale dell'appartamento che si "presentavano nude ancora d'ogni decorazione o in tali condizioni di conservazione da far disperare in un loro risorgimento" (Cottafavi, Bollettino d'Arte, 1926). Gli scrostamenti della Sala delle due Colonne, ripresa nell'immagine, non misero in luce alcuna decorazione di rilievo e pertanto l'ambiente venne rintonacato, tinteggiato e destinato ad accogliere parte delle collezioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303268907
- NUMERO D'INVENTARIO 4161
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2019
- ISCRIZIONI in basso, al centro, lato emulsione - Sala delle due Colonne - corsivo alto-basso -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0