Sala della Mostra (o Loggia dei Frutti), Appartamento Estivale, prima del restauro del 1926

negativo, post 1910 - ante 1927
Anonimo
1878
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Mantova - Dipinti murali - Decorazioni - Restauri
  • MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d'argento/ vetro
  • ATTRIBUZIONI Anonimo: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
  • INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra fotografa il lato meridionale della Sala della Mostra, detta anche Loggia dei Frutti, nel cosiddetto Appartamento dell'Estivale. Tale ambiente si trova all'interno della Palazzina della Rustica, progettata da Giulio Romano nel 1539 per Federico II Gonzaga, ma conclusa nella definizione architettonica e nell'apparato decorativo solo nel 1561, durante il ducato del figlio Guglielmo. L'edificio fu occupato sino al 1897 dall'Esercito che di questo salone fece un deposito di biade per i cavalli dell'adiacente Caserma Gonzaga (allocata nelle ex scuderie ducali). Fu Achille Patricolo nel 1906 a ridare luce all'ambiente riaprendo il finestrone affacciato sui laghi. Nel 1904 l'architetto siciliano iniziava a saggiare le pareti dell'intero appartamento, alla ricerca delle decorazioni originarie, in parte scialbate e ricoperte da intonaci successivi, come quelli che qui si intravvedono lungo la parete (Achille Patricolo, La conservazione del Palazzo Ducale e dei monumenti della provincia di Mantova dal 1 aprile 1898 a tutto settembre 1903, Mantova, Tip. A. Mondovi, 1904, p. 32). Fra le testimonianze fotografiche della Loggia dei Frutti questa pare essere una delle poche che ci mostrino l'aspetto della sala prima del restauro avvenuto fra il 1925 e il 1927 sotto la direzione di Clinio Cottafavi (Clinio Cottafavi, R. Palazzo Ducale di Mantova. Loggia dei frutti, "Bollettino d'arte del Ministero della pubblica istruzione", serie II, vol. VI, n. 9 (marzo), 1927, pp. 421-428; Nino Giannantoni, Il Palazzo Ducale di Mantova, Roma, La Libreria dello Stato, 1929, p. 82). Del loggiato dipinto fra le cui colonne affiorano pallide figure panneggiate non pare esservi cenno nella bibliografia e non è dato stabilire quando le pareti siano state scrostate. Lo scatto è certamente datato entro il 1926, quando vengono intraprese le operazioni di restauro ai dipinti e agli stucchi della volta, qui visibilmente lacunosi e ammalorati. Il fatto che a terra si trovino già i vasi oleari e vinari in terracotta d'epoca imperiale romana che saranno affissi alle pareti ci farebbe propendere per una data non troppo lontana da quella dei restauri, ma in assenza di elementi, consideriamo un intervallo più ampio, tenendo come terminus post quem il 1910, determinato dall'analisi tecnico formale della lastra fotografica. Il tema iconografico della volta del salone, qui quasi illeggibile, è attribuito a Giovanni Battista Bertani e riguarda l'Edificazione di Mantova dalla fondazione mitologica alla costruzione delle porte cittadine. L'autore delle scene dipinte è stato identificato in Lorenzo Costa il Giovane, mentre per i festoni di frutti si riscontra la stessa mano anonima che, su disegno dell'architetto Bertani, dipinge anche i trofei ittici della vicina Sala del Pesce (Renato Berzaghi, Le decorazioni dalla metà del Cinquecento alla caduta dei Gonzaga, in Il Palazzo Ducale di Mantova, a cura di G. Algeri, Mantova 2003, pp. 223-228)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303230821
  • NUMERO D'INVENTARIO 1899
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI lato emulsione: in basso al centro e a destra - 1899 (reiterato) - a inchiostro -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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