Andrea Mantegna, parete Nord della Camera degli Sposi, particolare col busto del personaggio maschile a sinistra del pilastro posto sopra il camino
negativo,
post 1932 - ante 1938
Anonimo
1878
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Mantova - Dipinti murali - Restauri
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ATTRIBUZIONI
Anonimo: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
- INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra, che mostra con maggiore ampiezza la ripresa con inv. 4449, fotografa il busto del personaggio maschile dipinto a destra del pilastro che insiste sul camino della parete Nord della Camera Picta di Andrea Mantegna, insieme a parte della spalliera marmorea e della figura di donna con lo sguardo abbassato. Pare lecito ipotizzare che lo scatto faccia parte della vasta campagna fotografica relativa al restauro eseguito sulle pareti della Camera Picta da Mauro Pellicioli tra 1938 e 1941. Le prime foto furono presumibilmente realizzate già a partire dalla fine del 1932. All'aprile del 1933 risalirebbero le prime analisi materiali condotte dal restauratore per stabilire la tecnica esecutiva dei dipinti murali e procedere ad una pianificazione degli interventi, mentre a maggio è datata la stesura della relazione sulle linee esecutive del restauro. Nel luglio 1933 è attestato che il soprintendente di Mantova e Verona Armando Venè inviava a quello di Milano, Ettore Modigliani, 4 stampe di foto eseguite su particolari delle pareti figurate, affinché fossero poi spedite a Roma in allegato a relazione e preventivo (La Camera degli Sposi del Mantegna a Mantova, testo di Luigi Coletti con un appendice di Ettore Camesasca, Milano, Rizzoli, 1959, pp. 66-71; Rodolfo Signorini, Opus hoc tenue: la camera dipinta di Andrea Mantegna, Parma, Artegrafica Silva, 1985, pp. 266-268). Il fatto che alcune delle lastre bresciane, pubblicate da Camesasca nel 1959 e derivanti da positivi che lo studioso dice essergli stati consegnati direttamente dal restauratore, abbiano numeri di inventario limitrofi al nostro e che si connettono perfettamente fra loro secondo la griglia in gesso bianco delineata sulle pareti, ci induce a pensare che la campagna fotografica di appartenenza sia la medesima (ivi, figg. 85-87, pp. 66-67). L'Inventario manoscritto 1920-1977 riporta, in corrispondenza dell'inv. 4457, la didascalia "prima del restauro"
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303230321
- NUMERO D'INVENTARIO 4457
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI lato emulsione: in basso a destra - 4457 - a inchiostro -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0