Brescia, Duomo Vecchio o Rotonda, ambulacro, decorazione della volta

positivo, ca 1902 - ca 1902

Positivo incollato su supporto secondario con filettatuta dorata e indicazione dell'autore a caratteri dorati

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Architetture - Chiese - Dipinti murali - Brescia
  • MATERIA E TECNICA albumina/ carta
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
  • INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La struttura romanica del Duomo Vecchio fu interessata nel corso dei secoli da modifiche sostanziali e da numerose aggiunte architettoniche che ne snaturarono l'assetto e contribuirono a minarne la staticità. Ai primi dell'Ottocento l'interno era interamente intonacato e l'altezza del pavimento risultava modificata in relazione alla Cripta di San Filastrio, interrata e usata come ossario, la volta era ricoperta da una controsoffittatura che occludeva le monofore e gli oculi dell'ordine superiore della cupola. Già dal 1808 erano evidenti larghe fenditure lungo il perimetro esterno della chiesa, per questo motivo l'edificio fu chiuso al pubblico e si procedette a sigillare le aperture anche se la staticità della struttura non migliorò affatto rendendo necessari ulteriori interventi di tipo strutturale. Nel 1881 la Commissione Provinciale incaricò Pietro da Ponte (direttore dei Musei Civici), Luigi Arcioni e Giuseppe Conti (membri della Commissione Conservatrice dei monumenti ed Oggetti d'Arte e d'Antichità per la provincia di Brescia) di valutare l'ipotesi di una ulteriore intonacatura interna. Il parere sfavorevole diede l'avvio ad una stagione di restauri di taglio diverso, tendenti a riscoprire e a ripristinare il volto originale dell'edificio. Gravi problemi di staticità portarono al coinvolgimento dell'ufficio del Genio Civile; grazie a questa collaborazione si giunse ad un progetto complessivo per il restauro della Rotonda di cui venne incaricato l'ingegnere Giovan Battista Agosti. I primi interventi statici si svolsero tra il 1883 e il 1888, e ripresero dopo una pausa dovuta alla mancanza di fondi, nel 1892 per terminare definitivamente nel 1897. Questa seconda fase dei lavori fu seguita da Augusto Brusconi, architetto inviato a Brescia da Luca Beltrami (direttore del l'Ufficio regionale per la Conservazione dei Monumenti Lombardi) nel 1892. Egli affiancò per cinque anni, in stretta comunione d'intenti, Luigi Arcioni portando a termine gli interventi di ripristino del Duomo. (sull'argomento vedi: Valerio Terraroli, Luigi Arcioni: progetti e restauri a Brescia tra Ottocento e Novecento, Brescia, 1999, pp. 87-102; AA.VV. Le Cattedrali di Brescia, Brescia, 1987). Nell'immagine in esame è ripresa una decorazione pittorica originale sulla volta dell'ambulacro. Molto interessante la dedica posta sul verso del supporto secondario: il dedicatario Edoardo Collamarini fu un architetto impegnato nel restauro di opere monumentali, professore ordinario di Architettura a Parma, nel 1901 era membro della Commisione conservatrice dei Monumenti ed oggetti d'arte e di antichità per la provincia di Parma (in seguito otterrà la nomina di Direttore del Regio istituto di Belle Arti). Il dono della fotografia al collega Luca Beltrami indica una sintonia culturale che accomuna i due architetti nel recupero, non senza interventi di modifica, di opere del passato condividendo la consapevolezza del valore documentario della fotografia. ( vedi: G. Gresleri, P.G. Massaretti, Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, Venezia, 2001). Casimiro Rinaldi (1842/?) risulta attivo a Modena come fotografo a partire dal 1871, nel 1876 inaugura il suo atelier a Cremona e si trasferisce a Brescia nel 1882. La ditta passò nel 1906 al nipote Giuseppe mentre la conduzione della sede cremonese fu affidata a Ettore Bertani. I Fratelli Rinaldi, Brescia, Corso Palestro,55 risultano premiati all'Esposizione di Brescia del 1904. (Vedi: Roberto Caccialanza, Fotografi a Cremona tra Ottocento e Novecento, 2010)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303230214
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI sul supporto secondario: recto: in alto al centro - Parma 21 Gennaio 1902/ Edoardo Collamarini offre a Luca Beltrami/ architetto illustre le prime copie della volta/ della Rotonda di Brescia, fatte a proprie spese/ fotografare - a inchiostro seppia -
  • STEMMI sul supporto secondario: recto: sotto l'immagine - dell'autore - Marchio - Rinaldi, Fratelli - iscrizione dorata in corsivo: F.lli Rinaldi e a lettere capitali BRESCIA
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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