Mantova. S. Maria del Gradaro. Abside (1943)
negativo,
ca 1943 - ca 1943
Anonimo
1878
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Mantova - Architetture
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ATTRIBUZIONI
Anonimo: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
- INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo scatto ritrae l'abside della chiesa di Santa Maria del Gradaro e, secondo la nota presente sull'Inventario veronese delle lastre negative, risale al 1943. Non appartiene, quindi, alla campagna fotografica che documenta i saggi compiuti tra il 1935 e il 1936, preliminari ai restauri della chiesa di Santa Maria del Gradaro, all'indomani dell'acquisizione del bene dall'Autorità militare (1932). La chiesa gotica, risalente al XIII secolo e annessa al convento dei Canonici Regolari di San Marco prima (fino al 1545) e dei monaci Olivetani poi, passò in seguito alla soppressione nel 1775 all'autorità militare che la destinò, insieme al convento, a magazzino e deposito. Nel 1905, grazie all'interessamento di Achille Patricolo, il possesso della chiesa venne affidato al Demanio e quindi alle Belle Arti; requisita di nuovo dalle autorità militari nel 1914 per esigenze belliche, la chiesa passò definitivamente al Ministero dell'Educazione Nazionale nel 1932. Clinio Cottafavi curò quindi i sondaggi preliminari al restauro, sotto la direzione della Soprintendenza di Verona (SBAP Brescia, Archivio Monumenti, b. 649: Mantova. Chiesa di Santa Maria del Gradaro; C. Cottafavi, Un nostro mirabile monumento in pericolo. Santa Maria del Gradaro, in "Mantus" IV/6, novembre-dicembre 1936, XV, pp. 1-5). I saggi murari, gli scavi e gli scrostamenti portarono alla luce la pianta originale della chiesa, ampiamente rimaneggiata nei secoli, le decorazioni medievali già note nell'Ottocento e quindi scialbate, e altri fregi e affreschi del Trecento. Le pregevoli decorazioni ora scoperte andavano ad ampliare il patrimonio decorativo della chiesa, dotata lungo le navate, nelle lunette sopra gli altari, delle "Storie della vita di Gesù" affrescate nel Quattrocento e nel Cinquecento (Santa Maria del Gradaro tra storia e arte, a c. di R. Piccinelli, C. Bonora Previdi, S. Siliberti, Mantova 2004, in part. le pp. 36-82). Nel 1936 Cottafavi, presentando i risultati delle opere preliminari, concludeva che "allo studio del restauro attende ora con amorosa cura la R. Sovraintendenza all'Arte di Verona e Mantova ... ma come provvedere i mezzi finanziari occorrenti? (C. Cottafavi, Un nostro mirabile monumento in pericolo. Santa Maria del Gradaro, in "Mantus" IV/6, novembre-dicembre 1936, XV, pp. 1-5). I restauri sarebbero stati eseguiti però solo negli anni '60 (G. Pecorari, Santa Maria del Gradaro. Le famiglie religiose e gli edifici, in "Mantova" novembre-dicembre 1966. Quaderni della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Mantova). La datazione della fotografia riportata nell'inventario antico delle lastre può ritenersi valida, mentre per quanto concerne l'occasione della fotografia, nessun indizio utile è offerto dalla documentazione o dalla bibliografia. Ci si deve quindi limitare a un generico scopo di documentazione del patrimonio architettonico di competenza dell'allora soprintendenza di Verona
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300727621
- NUMERO D'INVENTARIO 5248
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI lato emulsione: a destra in alto - 5248 - a inchiostro -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0