organo da muro
BARDELLO,
1875 - 1900
Organo a una tastiera, a trasmissione meccanica, posizionato in cantoria, in controfacciata
- OGGETTO organo da muro
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CLASSIFICAZIONE
da muro
- LOCALIZZAZIONE Santo Stefano
- INDIRIZZO Via IV Novembre, BARDELLO (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo strumento è il risultato del rimontaggio e riutilizzo, con mero scopo funzionale senza alcun risvolto filologico, di materiale varesino eterogeneo eseguito alla fine dell’Ottocento (o nei primi anni del secolo successivo) da uno degli ultimi esponenti della scuola organaria varesina. La presenza di alcune canne di Luigi Bernasconi e di Vittore Ermolli potrebbe ricondurre a uno dei due organari l’attuale fisionomia dello strumento. Stante l’impiego di alcune tecniche costruttive sembrerebbe più verosimile l’intervento ad opera di Vittore Ermolli mentre altri dettagli farebbero propendere per una costruzione ad opera di Giovanni Mentasti. L’assoluta mancanza di documentazione d’archivio inerente alla costruzione dello strumento non permette alcuna conferma a quanto rilevabile direttamente dal manufatto anche se il risultato finale è sufficientemente chiaro. È noto solo un intervento ad opera di Angelo Borri nel 1915 di ordinaria manutenzione con l’inserimento (in sostituzione di altra analoga) della nuova Tromba e un secondo ad opera di Elia Gandini per la revisione generale e la sostituzione di una Viola da 4’ con una Viola da 8’ (mediante inserimento di 12 canne alimentate da tubi in piombo uscenti dal somiere maestro, scalando le altre ed eliminando le ultime 12). I dati sono riportati su un chronicon non del tutto attendibile in quanto assegnerebbe alla ditta Mascioni l’originaria costruzione mentre ciò non corrisponde a quanto presente in cantoria. Dalla data di costruzione ad oggi non si ricordano interventi manutentivi di rilievo, fatta salva l’ordinaria manutenzione per l’accordatura delle ance e il mantenimento della meccanica ma anche queste operazioni sono da collocarsi molto indietro negli anni in quanto non vi è traccia. I somieri della basseria sono caratterizzati dalla chiusura delle portelle a mezzo di listelli in legno imperniati sul pavimento della segreta e fissati a ganci metallici innestati nella coperta superiore del somiere stesso, ove trovano sede anche le canne. Il somiere maestro è invece una trasformazione piuttosto pesante di un probabile Eugenio Biroldi di inizio Ottocento. Sono infatti presenti le tracce degli originali ganci in legno posti nella cintura del somiere e sostituiti con ganci metallici per il fissaggio delle portelle della segreta. Anche le feritoie per il passaggio delle punte dei ventilabrini sono a sezione rettangolare e non rotonda come nei somieri più tardi. A questo Biroldi, oltre alla sostituzione dei ganci per il fissaggio delle portelle della segreta sono stati sostituiti anche i ventilabri ad apertura frontale inserendone altri ad apertura laterale “alla varesina” di impianto decisamente più tardo (fine Ottocento, praticato da Ermolli, Talamona, Mentasti, ecc.). Anche la struttura della segreta (pavimento, pilastrini e portelle) è stata rifatta. Da quanto rilevabile ne deriva che questo somiere Biroldi è stato riutilizzato adattandolo alle nuove necessità quale struttura di recupero senza alcuna finalità filologica ma come mero elemento d’uso
- TIPOLOGIA SCHEDA Strumenti musicali-Organo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303271037
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
- ENTE SCHEDATORE Diocesi di Milano
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0