organo da muro

Bannio Anzino, 1841 - 1841

Organo racchiuso in cassa lignea addossata alla parete. Mobile contenitore in noce (parte superiore) ed abete (basamento) mordentati a tre specchiature, di cui due alte laterali. Apertura superiore ad arco semicircolare (torri ai lati) e ad arco con due semicerchi ai fianchi (campata centrale). Semicolonne sormontate da capitelli riconducibili all'ordine ionico applicati sulle lesene. Nell'insieme evidenti influssi neoclassici. Parapetto della cantoria a linea mista suddiviso in più specchiature; ai lati di ogni riquadro, decorazioni floreali sormontate da volti di putto, a sviluppo verticale

  • OGGETTO organo da muro
  • MATERIA E TECNICA legno di abete
    LEGNO DI NOCE
  • MISURE Profondità: 200 cm
    Altezza: 630 cm
    Larghezza: 580 cm
  • CLASSIFICAZIONE da muro
  • AMBITO CULTURALE Scuola Organara Lombardo-piemontese
  • LOCALIZZAZIONE S. Bartolomeo
  • INDIRIZZO Via Roma, Bannio Anzino (VB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come certificato dal cartellino posto all'interno della secreta del somiere maestro venne costruito da Giovanni Franzetti di Intra nel 1841 (con n° d'opera 41) ma riutilizzò gran parte del materiale fonico del precedente strumento di fine '700. Da un estratto dell'archivio parrocchiale si trovano i pagamenti corrisposti all'organaro Carlo Silvestro Velatta per la costruzione dell'organo della Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo in Bannio a partire dal 1797 fino al saldo effettuato ad agosto 1799. Dietro l'assetta sopra la tastiera è presente la seguente scritta a matita: "Riparato dalla Ditta Zenoni Giacomo e figlio di Miasino Lago d'Orta l'anno 1937 Aprile Anno fascista" che testimonia un intervento da loro effettuato che molto probabilmente comportò la sostituzione dell'originale pedaliera a leggio con quella attuale. Negli anni settanta venne inserito l'attuale ventilatore dall'organaro Giuseppe Marzi di San Maurizio d'Opaglio, che probabilmente effettuò anche un superficiale intervento di manutenzione o di eliminazione di malfunzionamenti. L'ultimo intervento, che probabilmente è consistito in pulitura ed accordatura del materiale fonico, risale al 1990 e come si evince dalla targhetta in alluminio posta in consolle venne eseguito dall'organaro Borghi di Crema. Dello strumento settecentesco rimangono la cassa, un notevole numero di canne di metallo ed un buon nucleo di quelle di legno della basseria. La disposizione delle canne di facciata differiva certamente da quella attuale in quanto esaminando il materiale fonico durante le fasi di lavorazione abbiamo notato alcune discrepanze costruttive. Prima di tutto la canna che risponde al la1 è ora interna nonostante sia dotata di asetta originale posta alla medesima altezza delle altre. Il labbro a scudo presente su tre canne è di difficile interpretazione e parrebbe una modifica effettuata successivamente mentre quelle appartenenti all'attuale Principale 16' nei soprani a differenza delle restanti hanno labbro superiore non segnato. Anche le poche segnature "di posizione" rilevate sulle canne non ci forniscono maggiori indicazioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Strumenti musicali-Organo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100028657
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Diocesi di Novara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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