organo da muro
Premia,
1911 - 1911
Organo racchiuso in cassa addossata alla parete. Mobile contenitore in abete verniciato a più tinte con caratteristici richiami a stilemi gotici. Fregi dorati a carattere floreale presenti sulla parte superiore, sui frontoni di supporto delle canne di prospetto e, con lavorazione traforata, a riempimento della campata centrale, secondo consuetudini dell'organaria d'oltralpe. Testa di putto inglobata nel timpano e sormontata da decorazioni dorate floreali.Chiusura anteriore a portelle incernierate (due per lato). Parapetto della cantoria a linea mista, verniciato, con applicati sobri fregi dorati. E' riscontrabile una certa continuità stilistica tra cassa e cantoria
- OGGETTO organo da muro
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MISURE
Profondità: 150 cm
Altezza: 430 cm
Larghezza: 350 cm
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CLASSIFICAZIONE
da muro
- AMBITO CULTURALE Scuola Organara Piemontese
- LOCALIZZAZIONE S. Rocco
- INDIRIZZO Premia (VB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Pregevole strumento parzialmente attribuibile all'organaro Giovanni Bianchi ed ascrivibile al 1911 (rilevabile timbro con la data in più punti nell'interno). L'opera si affianca ad altri lavori di restauro o di nuova fabbricazione dell'artigiano varesino in zone limitrofe (Oira, Crodo, ecc.) avvenuti negli stessi anni. La composizione fonica è orientata più verso criteri ottocenteschi che di influsso ceciliano. Molto sviluppate in proporzione alle dimensioni dello strumento le piramidi di ripieno (da Principale 16' a XXXVI) e di taglio largo: flauti di 8', 4' e 2' parzialmente estesi anche al basso. Ottavino bassi (probabilmente di mezzo piede, ora mancante) e Cornetta soprani (mancante).Discrete le condizioni di originalità sebbene possa considerarsi limitato l'interesse storico.E' importante invece rilevare che parecchi elementi appartengono ad uno strumento precedente, di cui non si dispone di sufficiente documentazione su autore e data di realizzazione. La cassa e la lavorazione delle canne di facciata lasciano pensare ad un operato da collocare in epoca decisamente anteriore al 1911. La disposizione della mostra stessa e la conformazione del mobile contenitore rivelano soluzioni costruttive adottate dall'organaria d'oltralpe; l'insufficienza di dati non può però confermare questa ipotesi.Con molta probabilità anche somiere, crivello e buona parte del materiale fonico sono dell'organo precedente. Essendo questo impostato con la prima ottava in sesta (conservata all'interno l'antica lista di numerazione della tastiera), il completamento con i primi quattro diesis è stato effettuato tramite l'aggiunta di un piccolo somiere, avvalorando l'ipotesi che il pancone principale e relativo crivello siano dello strumento antico. Lo strumento in esame oltre ad avere elementi antichi, presenta la struttura tipica di un organo di primo ottocento (attribuibile a Bartolomeo Minoli), parzialmente modificato da Giovanni Bianchi nel 1911,Resta da chiarire se l'asportazione dei tre registri mancanti (Cornetta soprana, Ottavino bassi e un terzo registro nella tessitura dei bassi non meglio individuato) sia stata effettuata da Bianchi o in occasione di interventi successivi.Pregevoli le qualità foniche. Presso lo strumento è conservato un particolare meccanismo ad uso dei principianti per la formulazione ed esecuzione degli accordi sulla tastiera: una cassetta in noce, da posare sulle mensole della tastiera è munita inferiormente di pironi in corrispondenza dei tasti dell'organo; superiormente, quattro ordini di tasti corrispondono all'incirca a quattro diversi "giri tonali". Ogni ordine comprende 15 tasti
- TIPOLOGIA SCHEDA Strumenti musicali-Organo
- ISCRIZIONE Bianchi Giovanni/ COSTRUTTORE D'ORGANI DA CHIESA/ DI QUALUNQUE SISTEMA:/ Tubolari, Pneumatici, Meccanici, ecc/ GARANTITI PER SOLIDITA' E PRECISIONE/ SI GARANTISCE IL LAVORO ANCHE NEI POSTI UMIDI/ Ristauri, Pulitura e Manutenzione/ PREZZI MODICISSIMI..../ VARESE per BOSTO - Casa via/ leggino, 84
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026792
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0