organo da muro
Cossogno,
1853 - 1853
Organo racchiuso in cassa addossata alla parete e inserita tra i serventi della navata centrale e in tutta la luce tra volta e cantoria. Mobile contenitore in abete a tre specchiature con aperture superiori ad arco semicircolare. Modanature sulle lesene laterali e sul cornicione superiore corniciatura a semplici tinte. Nell'insieme non presenta elementi di particolare interesse. Parapetto della cantoria a linea mista, suddiviso in più riquadri con dipinte allegorie di carattere musicale e floreale
- OGGETTO organo da muro
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MISURE
Profondità: 220 cm
Altezza: 450 cm
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CLASSIFICAZIONE
da muro
- LOCALIZZAZIONE S. Brizio
- INDIRIZZO Cossogno (VB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Pregevole strumento di Giovanni Franzetti. Il progetto originale di costruzione conservato presso l'archivio parrocchiale documenta che l'organo fu messo in opera nel 1853. L'unica dicitura rilevabile sullo strumento consiste in un cartellino posto sopra il quadro registri, ricoperto da uno strato di vernice che ne ha reso impossibile l'intellegibilità. Dai documenti d'archivio si apprende inoltre che precedentemente (1822) l'antico organo della parrocchiale di Cossogno fu venduto al Sig. Del Grande. Con ogni probabilità fu subito costruito un altro strumento, di cui si ignora l'autore, del quale Franzetti conservò probabilmente alcuni elementi.Sul progetto del 1853 dell'artigiano intrese si rileva una composizione fonica leggermente differente da quanto risulta dall'esame dello strumento: nell'"Organo Eco" non sono contemplati i registri di Voce umana (Voce celeste) e Flauto in ottava, mentre la piramide di ripieno sempre secondo i documenti, avrebbe dovuto spingersi sino alla Vigesimanona invece che sino alla Vigesimasesta; il Principale e l'Ottava inoltre dovrebbero risultare spezzati in bassi e soprani. Rimarrebbe da chiarire come mai il somiere del grand'organo sia predisposto per ricevere altri tre registri senza che si trovi riscontro sul compendio e sul quadro dei registri stessi; due di essi sono relativi all'estensione Do1-Si2 (bassi - non esistono però i fori corrispondenti sul crivello) ed il terzo era destinato a ricevere il Corno inglese soprani (Do3-Fa5 - iscrizioni e fori sul crivello).L'ipotesi più attendibile è quella di una lieve modifica in fase di costruzione, forse in previsione di un ampliamento in futuro della composizione fonica (è significativo menzionare che sul quadro registri esistono quattro manette in aggiunta, senza alcuna funzione).Buona parte delle canne di facciata potrebbero appartenere allo strumento precedente: sono evidenti i segni di aggancio alla rastrelliera di facciata, posti sopra (circa 50 cm) agli attuali.Nella copiosa produzione di Franzetti (come riferimento nello stesso anno 1853 veniva installata l'opera numero 154 nella parrocchiale di Crodo), lo strumento in esame merita una particolare collocazione per alcune particolarità, tra cui la bipartizione su due manuali.Degno di nota anche il tipo di unione dei due manuali "a cassetto", caratteristica inconsueta per l'organaria locale.La mediocre conservazione dell'insieme e la precaria accordatura ed intonazione del materiale fonico unitamente all'imprecisa regolazione della pressione rendono impossibile una ragionevole valutazione delle prestazioni foniche.Non è possibile approfondire la conoscenza degli interventi di manutenzione di cui venne fatto oggetto lo strumento per la mancanza di iscrizioni e altri elementi utili
- TIPOLOGIA SCHEDA Strumenti musicali-Organo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026791
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0