uccelli
vaso,
ca. 1922 - ca. 1923
Vaso dal corpo a bulbo con apertura circolare dell'orlo, dove sono posti due uccelli affiancati e modellati a tutto tondo. L'interno del vaso è verniciato mentre l'esterno vede, sulla superficie, il gioco di due rivestimenti, in turchese e blu cobalto, con colature e addensamenti. Nel fondo, si legge la segnatura in stampatello "PANDOLFI/SIPLA/ROMA" e un'etichetta con la scritta "Inseparabili".
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO vaso
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MATERIA E TECNICA
terracotta/ verniciatura
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ATTRIBUZIONI
Pandolfi De Rinaldis, Mary (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vaso è stato realizzato a Roma, nel 1923, da Mary Pandolfi con manifattura fabbrica SIPLA. Mary Pandolfi de Rinaldis studia all'Accademia di Belle Arti a Roma e frequenta lo studio dello scultore Giovanni Prini. Dopo aver studiato l'arte del ricamo, si dedica alla ceramica. Gli oggetti che realizza negli anni sono caratterizzati da un'importante ricerca plastica di particolari decorativi, i soggetti che sceglie sono fiori e animali che l'artista ha avuto occasione di osservare durante i lunghi soggiorni in campagna. Falchi, rondini, gufi, picchi, uccelli, conigli, lumache e farfalle, rappresentati naturalisticamente nei loro colori, sono foggiati a tutto tondo e appoggiati nell'orlo dei vasi, come nel caso della coppia di uccelli dell'esemplare qui in esame. La sua affermazione avviene nel 1923 quando, in occasione della Prima Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza, ottiene il diploma di medaglia d'argento del Ministero dell'Economia Nazionale per le ceramiche presentate. È in quest'occasione che il vaso viene acquistato per le civiche raccolte milanesi. Nel corso del secondo decennio del XX secolo, Mary Pandolfi de Rinaldis insegna all'Accademia di Belle Arti di Roma e partecipa, nel 1924, con trentuno lavori, all'Esposizione Nazionale di Ceramica di Pesaro. In seguito abbandonerà ogni interesse nel campo artistico per dedicarsi alla vita religiosa nel convento di Zoverallo (Ivrea) dove morirà nel 1933.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ UNIMI
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0