servizio da tavola di Società Ceramica Italiana Laveno; Portaluppi Piero (sec. XX)

servizio da tavola, ca. 1920 - ca. 1920

Servizio da tavola composto da undici piatti da frutta, quindici piatti piani, sette piatti fondi, due piatti da portata, una salsiera, una formaggera, una zuppiera e una insalatiera; forme leggermente sagomate e con superfici ondulate; decoro nei colori giallo carico e blu con casa stilizzata e iscrizioni entro cartigli.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO servizio da tavola
  • MATERIA E TECNICA terraglia smaltata
  • ATTRIBUZIONI Società Ceramica Italiana Laveno; Portaluppi Piero (1856/ 1965; 1888/ 1967)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Perabò
  • INDIRIZZO Lungolago Perabò, 5, Laveno-mombello (VA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio da tavola, composto di trentotto elementi (inv. nn. 1195-1205, 1223-1237, 1239-1249, 1258), è realizzato nella forma Vecchia Milano con decoro ideato dall'architetto milanese Piero Portaluppi in omaggio alla moglia Lia Baglia, sposata nel 1913. Il servizio, denominato "Piero e Lia", presenta infatti il disegno di una casa, simbolo della famiglia e del focolare e anche dell'attività di architetto del Portaluppi, e un cartiglio con sei iscrizioni diverse, tutte anagrammi di "Piero e Lia", che si alternano sui vari oggetti. Gli anagrammi ("Pria e l'io", "Piroleai!", "Io per Lia", "Ire al poi", "Pari o' lei", "O' iperali") sono talvolta licenze poetiche, quasi dei 'non sense', ma proprio per questo introducono a un mondo privato e amorevole fatto di un'intesa esclusiva, e in questo sta il fascino di questa invenzione di Portaluppi. L'architetto fu spesso attivo per Laveno-Mombello, ma soprattutto negli anni venti, quando eseguì uno studio per un albergo (1922), il villino per il direttore della Società Ceramica Italiana (1923), il Parco della Rimembranza, lo Stabilimento della Società Ceramica Italiana in via Buozzi (1924-1926), il progetto per lo stabilimento Verbano in via XXV aprile (1924) e il progetto per l'ampliamento del cimitero (1925). Figura poliedrica, attiva anche nei campi del disegno, della vignetta e del design, il Portaluppi si cimentò nella progettazione di ceramiche per la S.C.I. (di cui fu anche il direttore artistico) come il superbo vaso in blu cobalto con decori in oro del 1923 (in. nn. 1861-1862) tuttora conservato in una sala del museo e in questo originalissimo servizio, databile ancora agli anni venti. Proprio in quegli anni Portaluppi manifestò in un'altra occasione il gusto per gli anagrammi: nel 1926, incaricato del Piano Regolatore di Milano insieme a Marco Semenza, chiamò il Piano "Ciò per amor" dal nome di entrambi.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Internazionale Design Ceramico
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009||2009
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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