vaso di Campi Antonia; Società Ceramica Italiana Laveno (sec. XX)
vaso,
post 1949 - ante 1949
Campi Antonia; Società Ceramica Italiana Laveno (1921/; 1856/ 1965)
1921/; 1856/ 1965
Vaso a forma di versatoio con piccola base troncopiramidale, interamente smaltato in verde marcio.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO vaso
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MATERIA E TECNICA
terraglia forte
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ATTRIBUZIONI
Campi Antonia; Società Ceramica Italiana Laveno (1921/; 1856/ 1965)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Perabò
- INDIRIZZO Lungolago Perabò, 5, Laveno-mombello (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vaso, prodotto in serie con la denominazione "C. 7 ", fu eseguito da Antonia Campi in varie coloriture a monocromo e in bicromia nell'ambito degli "articoli di fantasia". Fu uno dei primi oggetti progettati dalla Campi per la produzione in serie insieme ai vasi C. 5 e C. 8. Questi oggetti sono inviati al concorso di Faenza del 1949 e saranno subito accolti nelle collezioni del Museo internazionale delle ceramiche. Il vaso C. 7 è una brocchetta a "col cabré" dalle analogie zoomorfe, una tonda pollastra in terraglia che anticipa quella fluidità e flessuosità celebrate nel servizio Ulpia di Giovanni Gariboldi presentato alla Triannale di Milano nel 1954. Alla fase creativa degli "articoli di fantasia", protrattasi dal 1948 al 1958, corrisponde uno stile eclettico che coniuga l'astrazione e l'analisi geometrica con il gusto per i "non colori" come il bianco e il nero, con un forte organicismo e un surrealismo baroccheggiante. A queste sperimentazioni della Campi segue, dall'inizio degli anni '60, un'"avanguardia di massa" ceramica, sovente imitativa e triviale, che trae spesso ispirazione dalle sue creazioni.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Internazionale Design Ceramico
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0