inginocchiatoio - ambito mantovano (primo quarto sec. XVIII)

inginocchiatoio 1720 - 1720

L’inginocchiatoio è realizzato in legno di noce con grande semplicità, decorato unicamente da una cornice a dentelli che corre sotto il piano; quest’ultimo è incernierato e una volta sollevato svela un vano interno. Il mobile presenta due ante affiancate esternamente da due lesene laterali larghe e piatte e un gradino a uso inginocchiatoio contenente un cassetto. Solo la cornice della base, essendo di legno dolce, non è originale. Sulle facciate interne delle ante reca le seguenti sigle a rilievo entro un leggero ribassamento: “17 F” sull’anta sinistra per chi guarda, e “20 B” sull’altra.\n

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO inginocchiatoio
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio
    legno dolce/ intaglio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Mantovano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE MAST Castel Goffredo - museo della Città
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Antica Prevostura
  • INDIRIZZO Via Andrea Botturi, 3, Castel Goffredo (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mobile-inginocchiatoio consentiva al cappellano di raccogliersi in preghiera prima e dopo la messa. All’interno erano custoditi il calice e gli oggetti cultuali usati durante le celebrazioni eucaristiche. Ben chiusi a chiave erano generalmente collocati in sagrestia, ulteriormente protetti e vigilati in un ambiente riservato. È verosimile che anche il mobile in esame fosse destinato a contenere alcune suppellettili sacre, in questo caso quelle del legato Bottoglia. Con tutta probabilità infatti, le due lettere “F” e “B” intagliate sulle facciate interne delle ante, rimandano al nome del prevosto don Francesco Bottoglia (1607-1631). Il Gozzi riferisce che proprio nel 1720 ebbe inizio la cappellania di tre messe alla settimana all’altare del Santissimo Crocifisso, istituita il 21 aprile 1714 con testamento di Francesco Bottoglia “assegnandovi per dote una casa posta in fortezza in contrada Colonna ed un’altra in contrada San Pietro, con biolche 49 e tavole 12 di terra”. L’istituzione proseguì per molti anni, prima a cura della famiglia Acerbi, che nel 1762 nominò il sacerdote che celebrava le suddette messe, poi della Compagnia del Santissimo Sacramento.\n\n\n
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • ENTE SCHEDATORE S23
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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