bancone con alzata - ambito mantovano (prima metà sec. XVIII)
La parte superiore del bancone è formata da quattro comparti ad anta unica intercalati da cinque lesene ed è sostenuta da mensole con riccioloni finemente intagliati. In alto è chiusa da un cappello lievemente aggettante e decorato sotto il bordo modanato da una cornice a dentelli, uguale a quella posta sotto il bordo del piano. Sulla sommità, in corrispondenza di ciascuno scomparto, si trova una cimasa intagliata a doppia voluta e tra una cimasa e l’altra sono collocati pinnacoli a vaso torniti e intagliati. Il corpo inferiore presenta due coppie di ante separate da tre lesene e poggia su una base modanata sorretta da tre piedi a mensola. Il fianco destro, per chi guarda, è finito con una “giunta” larga pochi cm di epoca non coerente al resto del manufatto, mentre il sostegno del corpo superiore e relativo ricciolo non è rifinito. La decorazione del fronte dell’intero bancone è affidata a una serie di intagli vegetali regolari e simmetrici, posti al centro della specchiatura delle ante e lungo le lesene, sia del corpo superiore sia di quello inferiore.\n
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO bancone con alzata
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MATERIA E TECNICA
legno di noce/ intaglio
legno/ tornitura
- AMBITO CULTURALE Ambito Mantovano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE MAST Castel Goffredo - museo della Città
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Antica Prevostura
- INDIRIZZO Via Andrea Botturi, 3, Castel Goffredo (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mobile è databile alla prima metà del Settecento su base stilistica. La dentellatura sotto il cappello e sotto il bordo del piano costituisce un retaggio dell’ebanisteria rinascimentale mentre gli intagli sono ancora di gusto manierista. La ridotta altezza del corpo superiore contribuisce a sottolineare l’orizzontalità del bancone riscontrabile negli arredi da sagrestia di numerose chiese bresciane e dell’Alto mantovano (Medole), un ricordo di quando le calicere erano appoggiate direttamente sul piano del corpo inferiore senza la mediazione di mensole. In mancanza di riscontri documentari certi, è verosimile ipotizzare che sia stato realizzato per uno dei numerosi oratori di Castel Goffredo alcuni dei quali disponevano di locali adibiti a sagrestia relativamente ampi. La mancanza di documentazione non consente di avanzare un’ipotesi specifica sulla paternità.\n\n\n
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE S23
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0