mobile di Redini, Costanzo (attribuito) - ambito mantovano (primo quarto||metà sec. XVII||sec. XVIII)
Il mobile è composto da due corpi chiaramente frutto di un accostamento incongruo. Il corpo inferiore è suddiviso in quattro ante ma in realtà vi sono due ante centrali a chiusura di un vano più ampio che cela una serie di cassetti e una coppia di due ante laterali in corrispondenza di altrettanti vani più piccoli. Il tutto è scandito da quattro lesene. Sotto il bordo del piano è presente un profilo con sottili ed eleganti profili intagliati “a mezzalina” mentre il perimetro delle ante e delle lesene è decorato da cornici piatte con una serie di modanature affiancate. Il corpo superiore, pur rispettando una medesima divisione degli spazi interni e uno stesso numero di ante scandite da lesene lisce, è chiaramente di epoca posteriore, verso la metà del Settecento. La fascia superiore è formata da una serie di profili modanati, leggermente aggettanti in corrispondenza delle lesene e separati da queste da un elemento a forma di dado. Ciascuna anta di questa parte del mobile è in massello, decorata con cartelle mistilinee a doppio rilievo.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO mobile
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MATERIA E TECNICA
legno di noce/ intaglio
- AMBITO CULTURALE Ambito Mantovano
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ATTRIBUZIONI
Redini, Costanzo (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE MAST Castel Goffredo - museo della Città
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Antica Prevostura
- INDIRIZZO Via Andrea Botturi, 3, Castel Goffredo (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Stilisticamente il mobile è confrontabile con quelli che arredavano la sagrestia vecchia della chiesa prepositurale di Sant’Erasmo e pertanto è databile ai primi decenni del Seicento. Le cornici piatte con una serie di modanature affiancate lungo il perimetro delle ante e delle lesene si riscontrano con la medesima sequenza nei lavori dei falegnami castellani Costanzo Redini e Benedetto Moro e questa considerazione suggerisce che il corpo inferiore esca dalla bottega dei castellani Redini. In base all’inventario della chiesa prepositurale redatto il 7 novembre 1826 è probabile che il mobile in origine si trovasse nell’Oratorio dei Disciplini di Castel Goffredo. L’inventario fu compilato durante il mandato del prevosto don Tommaso Ragazzola (1806-1830). Si tratta del primo inventario redatto a cura della Fabbriceria parrocchiale, da poco istituita.\n\n\n\n\n\n\n
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- ENTE SCHEDATORE S23
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0