ribalda - manifattura francese (sec. XIX)
ribalda
ca. 1850 - ca. 1899
Ribalta da centro impiallacciata e finemente intarsiata con profilature e specchiature sagomate; gambe lunghe e arcuate, piano apribile con cassettini all'interno.\nLa struttura in generale si presenta leggera ed armoniosa.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO ribalda
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MATERIA E TECNICA
legno/ sagomatura, impiallacciatura, intarsio
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Casa Macchi
- INDIRIZZO piazza Sant'Ambrogio, 2, Morazzone (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Mobile a ribalta in stile Napoleone III (1848-1870).\n\nCon Napoleone III imperatore, la Francia vive una stagione di straordinaria prosperità economica, un fattore che permise di ricostituire una formidabile macchina bellica.\nIn breve si rivive il sogno che già fu del Bonaparte: la Francia grande potenza egemone europea.\nL'euforia e la grandeur trovano perfetta corrispondenza anche negli arredi che caratterizzarono il Secondo Impero.\nIn Italia lo Stile Napoleone III ebbe dapprima effetti insignificanti, imponendo arredi di imitazione Luigi XVI con valenza ornamentale solo risolta a intaglio e del tutta priva di orpelli bronzei, in ossequio a un gusto più sobrio che sempre caratterizzerà la committenza italiana.\nSolo nei primi decenni del Novecento trovò importanti sbocchi commerciali nel nostro paese il mobile "alla francese".\n\nE' così chiamata la produzione artistica della Francia sotto Napoleone III, presidente nel 1848 e imperatore dal 1852 al 1870, anno della sua abdicazione.\nPiù che di uno stile si può parlare di un insieme di stili, o meglio di revivals, dato che in questi anni si sviluppa fino alle estreme conseguenze la tendenza eclettica già apparsa durante il precedente regno Luigi Filippo.\nLa spinta a rivalutare la storia e il Medioevo deriva anche dallo spirito romantico, così come da quello nazionalistico.\nLe case vengono quindi arredate mescolando stili diversi e attingendo sia dal passato sia dall'Oriente, con una tendenza al lusso e allo sfarzo che riflette il desiderio di grandeur dell'imperatore.\nIn generale c'è un ritorno a tutto il '700, con particolare attenzione al Luigi XVI, si conferma la moda dei legni scuri (ebano e palissandro), di quelli esotici e delle applicazioni in bronzo.\nDal '600 si recupera l'intarsio ideato da André-Charles Boulle, il grande ebanista di Luigi XIV che creò una tecnica di intarsio in bronzo dorato e tartaruga, in cui uno dei due materiali funge da fondo ai disegni traforati dell'altro.\nRispetto alla raffinatezza degli esemplari originali, i mobili "alla Boulle" di questo periodo risultano però più pesanti e anche appariscenti, data l'aggiunta di colori vivaci tramite lamine dipinte o parti in corno colorato di blu, rosso o verde.\nSempre sulla scia dell'eclettismo, suscita particolare interesse la mobilia veneziana che stimola la produzione di mobili policromi e dorati, in cui spesso appaiono figure di moretti in funzione di sostegno.\nQuesti ultimi sono da collegare anche alla passione per l'esotico che porta alla moda delle cineserie (in specie dopo la conquista di Pechino nel 1860).
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- ENTE SCHEDATORE R03/ FAI - Fondo Ambiente Italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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